Continua la lotta di Amazon contro le recensioni false (anche con l’aiuto dell’intelligenza artificiale). L’azienda di Seattle ha presentato due denunce contro altrettanti broker, ovvero aziende specializzate nella vendita di “fake review” che venivano pubblicate sugli store di vari paesi, tra cui quello disponibile in Italia.
Amazon denuncia PMNLWeb e ProAmazonService
I cosiddetti broker contattano gli utenti tramite social media, siti web o servizi di messaggistica per convincerli a scrivere recensioni false in cambio di denaro, prodotti gratuiti o altri incentivi. L’obiettivo dell’attività illecita è ingannare i clienti di Amazon e danneggiare i venditori. L’azienda di Seattle usa il machine learning e l’intervento umano per rilevare proattivamente le recensioni false (oltre 200 milioni bloccare dal 2022).
Le denunce più recenti sono state presentate al tribunale di Seattle contro PMNLWeb e ProAmazonService. PMNLWeb contatta gli utenti sui social media per spingerli a scrivere recensioni positive (5 stelle) sui prodotti presenti in un elenco. Gli utenti acquistano i prodotti di venditori truffatori, lasciano la recensione positiva e ricevono il rimborso della spesa. Le recensioni false sono state scritte su vari store, tra cui quelli in Europa, Stati Uniti, Australia, Canada, Giappone e Emirati Arabi Uniti.
ProAmazonService vende invece recensioni false “Amazon Customer Verified” ai venditori che gestiscono un account Amazon. Il prezzo base è 7,99 dollari. I truffatori vendono altri contenuti che incrementano la visibilità delle recensioni positive e offrono servizi per la rimozione delle recensioni negative. Le recensioni false sono state scritte sugli store in Italia, Spagna, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Messico, Canada e Francia. Amazon ha denunciato finora 120 broker.