L’intelligenza artificiale è già ovunque e, secondo molti esperti, sarà una forza importante che plasmerà il futuro della tecnologia in generale. Tuttavia, finora non c’è stata una distribuzione Linux strettamente specializzata nello sviluppo, nel test e nell’esecuzione di modelli di intelligenza artificiale generativa. Fortunatamente le cose stanno per cambiare. Red Hat sta infatti lavorando a una nuova versione della sua distribuzione RHEL, con modelli Granite open source progettati per le aziende che necessitano di una piattaforma affidabile per sviluppare applicazioni AI. Pochi giorni fa, l’azienda ha annunciato la disponibilità generale di Red Hat Enterprise Linux AI. Questa integra la famiglia di modelli di linguaggio di grandi dimensioni Granite con licenza open source (distribuita con licenza Apache-2.0). Inoltre, include gli innovativi strumenti di allineamento InstructLab.
Red Hat: AI generativa più accessibile per le organizzazioni IT
Questa combinazione è ottimizzata per l’implementazione su singoli server nel cloud ibrido e promette un cambiamento nel modo in cui le aziende possono sfruttare l’AI. La distribuzione viene fornita come un’immagine avviabile che include Red Hat Enterprise Linux insieme a librerie AI diffuse come PyTorch. È anche ottimizzata per hardware di produttori leader come NVIDIA, Intel e AMD, garantendo capacità di inferenza AI ad alte prestazioni. Inoltre, RHEL AI affronta le sfide chiave rendendo l’IA generativa più accessibile, efficiente e flessibile per i CIO e le organizzazioni IT nel cloud ibrido. Il punto chiave di questa novità è proprio il concetto di “accessibilità”. Il costo della formazione dei modelli di IA generativa non dovrebbe essere sottovalutato. Alcuni di essi costano infatti fino a 200 milioni di dollari prima ancora di essere lanciati. RHEL AI cerca di cambiare questa situazione offrendo una soluzione più efficiente e conveniente.
A partire dal 5 settembre, RHEL AI è accessibile tramite il Red Hat Customer Portal per l’uso in sede o come offerta “bring your own subscription” (BYOS) su Amazon Web Services e IBM Cloud. Oltre a ciò, sono in atto piani per estendere le offerte BYOS ad Azure e Google Cloud nel quarto trimestre del 2024. Ulteriori espansioni delle partnership cloud e OEM di RHEL AI sono previste nei prossimi mesi. Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dell’annuncio sul sito ufficiale.