Red Hat, un miliardo per l'open source

Red Hat, un miliardo per l'open source

Il Linux dal cappello rosso vende tanto, anzi di più. E raggiunge un traguardo mai ottenuto da una società focalizzata su FOSS e GPL. Ma c'è chi smorza i trionfalismi
Il Linux dal cappello rosso vende tanto, anzi di più. E raggiunge un traguardo mai ottenuto da una società focalizzata su FOSS e GPL. Ma c'è chi smorza i trionfalismi

Red Hat ha comunicato i risultati consuntivi dell’anno fiscale conclusosi lo scorso 29 febbraio, autoincensandosi come la prima società specializzata in codice e prodotti open source ad aver raggiunto il traguardo del miliardo di dollari in ricavi complessivi.

In particolare la società del Linux col cappello ha totalizzato – nel 2011 – 1,3 miliardi di dollari, 297 milioni di dollari nel solo quarto trimestre fiscale con un incremento del 21 per cento rispetto a un anno fa. Il “grosso” dei ricavi Red Hat provengono ovviamente dalle sottoscrizioni, con una forte tendenza – dice la società – a rinnovare i contratti alla scadenza.

Canonical potrà insomma giocare coi numeri per mettere il suo business in cattiva luce nella blogosfera , ma il settore enterprise dimostra di gradire e non poco i prodotti Red Hat: il concorrente più prossimo, SUSE, è al secondo posto della classifica con 170 milioni di dollari.

“Questo risultato porrà finalmente la parola fine all’idea secondo cui nessuno può far soldi con l’open source “, ha dichiarato il direttore esecutivo della Linux Foundation Jim Zemlin. “Bisogna dargli credito – continua Zemlin – Red Hat ha lavorato molto duramente e abilmente per servirsi dell’open source e raggiungere un miliardo di dollari di guadagni”.

Ma c’è chi prova a smorzare l’entusiasmo della community Linux sul “primo miliardo” fatto con il codice FOSS: l’ idea alternativa di Techdirt tende a indicare in colossi quali Google e IBM le società che anno fatto – molto prima e molto più di Red Hat – miliardi di dollari grazie al kernel del Pinguino e al codice FOSS.

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
30 mar 2012
Link copiato negli appunti