In un periodo martoriato da caro bollette, strascichi di pandemia, venti di guerra, inflazione e prezzi dei carburanti saliti alle stelle, la spinta verso un futuro più sostenibile arriva da un’iniziativa come il Reddito Energetico. L’obiettivo dichiarato è quello di favorire l’installazione di impianti, sia privati sia condominiali, in grado di creare e immagazzinare energia pulita. Vediamo come funziona.
Cos’è e come funziona il Reddito Energetico
Istituito su proposta del sottosegretario Riccardo Fraccaro, ha mosso i primi passi nell’iter di discussione e approvazione lo scorso anno, fino ad arrivare all’introduzione da parte della prima regione, la Puglia, nel maggio 2022. Nel dettaglio, interessa l’installazione di fotovoltaico (con potenza non inferiore a 1,8 kW) e dei sistemi di accumulo, ma anche del solare termico e del microeolico.
I fondi disponibili in un primo momento per finanziare l’iniziativa sono 6,8 milioni di euro, accessibili da coloro con ISEE non superiore a 20.000 euro. Altro requisito da rispettare per accedevi è la residenza anagrafica nell’immobile che andrà a ospitare l’impianto.
Sempre con riferimento alla regione Puglia, le domande per l’ottenimento potranno essere presentate entro e non oltre il 22 agosto 2022. Il beneficiario dev’essere in possesso di credenziali SPID (in alternativa Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi) e di un indirizzo di posta elettronica. Questa la modalità da seguire.
La domanda di iscrizione dovrà essere compilata dagli operatori economici che hanno aderito all’iniziativa per conto dei beneficiari, utilizzando la piattaforma telematica che sarà resa disponibile … fino al 22/08/2022, accedendo alla Sezione tematica Politiche Energetiche.
Fino a 8.500 euro per gli impianti
Il contributo a fondo perduto previsto ammonta a un massimo di 6.000 euro (IVA inclusa). È destinato a ciascun intervento di acquisto e installazione di impianti fotovoltaici o solari termo-fotovoltaici o microeolici
. Di questi, il 20% può essere impiegato per prevedere, oltre ai predetti impianti, l’acquisto e l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, da abbinare comunque ad uno degli impianti di produzione di energia elettrica suindicati
.
Se i beneficiari sono condomini, la possibilità si estende ai sistemi di accumulo, portando la soglia massima ottenibile a 8.500 euro (IVA inclusa). Si favorisce così la pratica dell’autoconsumo.
Infine, una doverosa precisazione: il finanziamento non è cumulabile con altre agevolazioni. Vale a dire che non lo si può richiedere insieme ad altri aiuti di tipo comunitario, statale o regionale come il Superbonus.
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