A scatenare il dibattito è stato uno specifico avviso apparso sul sito ufficiale del Registro, l’organismo responsabile dell’assegnazione e gestione dei domini Internet a targa .it . Dallo scorso primo maggio, l’unico sistema di registrazione attivo nel ccTLD.it è diventato quello sincrono , ovvero basato sul protocollo EPP.
Nella sezione risoluzione dei contratti Maintainer del sito Registro.it è dunque apparso il seguente avvertimento: “Sarà consentito esclusivamente portare a termine le operazioni asincrone pervenute entro le ore 24 del 30 aprile 2011. Tutti i contratti MNT devono considerarsi scaduti a partire dal 1 maggio 2011”.
In sostanza, dallo scorso 9 maggio Registro.it ha iniziato a sospendere l’operatività di tutti i contratti con i Maintainer che non abbiano avviato le procedure per diventare Registrar . Ovvero passati alla nuova tipologia di registrazione sincrona. C’è chi ha tuttavia sottolineato come alcuni provider possano aver deciso di non effettuare la transizione, che comunque ha un costo.
In caso di mancato passaggio, Registro.it provvederà a rimuovere lo specifico tag Maintainer, “ponendo nello stato di NO-PROVIDER o REDEMPTION-NO-PROVIDER i relativi nomi a dominio che saranno gestiti nel rispetto delle previsioni regolamentari”. Ci si potrebbe dunque trovare improvvisamente senza ISP, con il proprio dominio.it a rischio cancellazione. In ogni caso, gli intestatari del dominio dovrebbero ricevere una lettera a mezzo raccomandata da parte del Registro.it, che li avvisa sulla situazione e gli indica le scadenze entro cui muoversi.
Ma come fare a capire l’attuale status del proprio indirizzo web? Lo stesso Registro ha messo a disposizione degli interessati uno strumento per la verifica delle registrazioni. Tutto bene se apparirà l’identificativo del singolo provider con la scritta -REG . Diversa la situazione se apparirà l’identificativo con la scritta -MNT, oppure le scritte NO-PROVIDER o REDEMPTION-NO-PROVIDER. In questo caso l’unica soluzione plausibile pare contattare il proprio fornitore di servizi per chiedere spiegazioni, oppure optare per trasferire il proprio dominio altrove.
Mauro Vecchio