Dal Department of Health and Social Care britannico è arrivato l’annuncio dello switch totale a Windows 10, sistema operativo universale con aggiornamenti obbligatori che verrà presto installato sulla totalità delle macchine in funzione presso il sistema sanitario nazionale del Regno Unito (National Health Service). Un passaggio a dir poco obbligato, dicono le autorità, visti i trascorsi incidenti causati dai malware cripta-file.
L’upgrade a Windows 10 riguarderà quindi un numero consistente di PC, e permetterà all’NHS di giovare delle nuove funzionalità di sicurezza implementate da Microsoft nel suo ultimo OS. Tecnologie come SmartScreen – per il controllo dei programmi eseguibili al primo avvio – e il sistema antimalware Windows Defender dovrebbero salvaguardare i PC dell’NHS e quindi i servizi sanitari offerti ai cittadini.
Nei mesi scorsi il sistema sanitario britannico è stato colpito duramente dal codice malevolo, con incidenti come il famigerato WannaCry che hanno evidenziato la scarsa capacità di fare fronte all’avanzata inesorabile dei ransomware. Nel caso dell’NHS, nel 2017 il malware ha colpito più di un terzo dei sistemi portando alla cancellazione di quasi 7.000 appuntamenti con i pazienti . Il 98% delle “vittime” di WannaCry è risultato essere utente di Windows 7.
Adozione di Windows 10 a parte, le autorità britanniche si dicono pronte a spendere cifre considerevoli per migliorare in maniera sensibile la sicurezza dei sistemi: nel corso dei prossimi 3 anni verranno investiti 150 milioni di sterline per la creazione di un nuovo centro di gestione della sicurezza, con un ulteriore fondo di 21 milioni dedicato all’aggiornamento delle infrastrutture di rete (firewall compresi) nelle strutture di cura particolarmente importanti.