Nel Regno Unito si sono concluse le indagini avviate nei confronti di Google per l’ipotesi di violazione della privacy causata dai metodi adottati da Google per mappare strade e connessioni WiFi per il suo servizio Street View.
Gli investigatori britannici nell’ inchiesta aperta hanno avuto modo di visionare i dati così raccolti da Google e hanno ritenuto che non sia stata raccolta alcuna informazione rilevante illecitamente rispetto al quadro normativo locale.
L’ Information Commissioner Office ( ICO ), che vigila sulla privacy britannica, ha stabilito che “è improbabile che Google abbia catturato quantità rilevanti di informazioni personali. Non vi sono inoltre prove che eventuali dati in questo modo raccolto abbiano danneggiato o possano in futuro danneggiare un qualsiasi individuo”.
Già l’ anno scorso l’ICO aveva respinto le accuse di violazione di privacy mosse da una associazione e da alcuni cittadini nei confronti del servizio di BigG.
In Australia a Google non sembra andare altrettanto bene, mentre sia negli Stati Uniti , che in altri Paesi tra cui Francia e Italia, le indagini sono ancora in corso .
Claudio Tamburrino