ChatGPT, attualmente inaccessibile dall’Italia, viene sviluppato dalla statunitense OpenAI. Stesso discorso per Google Bard e Bing Chat. Il Regno Unito vuole raggiungere la “sovranità” nel settore, quindi ha deciso di investire i primi 100 milioni di sterline per una task force che permetta di sviluppare un’intelligenza artificiale sicura e affidabile entro il 2030.
Fondi per l’IA del Regno Unito
Il Primo Ministro Rishi Sunak e la Segretaria di Stato per la tecnologia Michelle Donelan hanno annunciato la Foundation Model Taskforce che avrà il compito di sviluppare modelli IA sicuri e affidabili per consentire al Regno Unito di competere con altri paesi in questo settore emergente.
Il governo britannico prevede che l’intelligenza artificiale possa contribuire ad aumentare il prodotto interno lordo attraverso servizi per i cittadini, come la sanità e l’istruzione scolastica. L’obiettivo è creare modelli e applicazioni che non fanno affidamento sulle tecnologie di paesi terzi, come GPT-4 di OpenAI.
Per la task force sono stati stanziati i primi 100 milioni di sterline, ovvero una parte dei 900 milioni di sterline investiti nella ricerca sull’intelligenza artificiale e la realizzazione di un nuovo supercomputer “exascale”. I primi progetti pilota destinati ai servizi pubblici dovrebbero essere lanciati nei prossimi sei mesi.
Il Regno Unito non ha quindi ascoltato il consiglio di alcuni esperti che sperano di fermare lo sviluppo dei modelli IA per almeno sei mesi. L’intelligenza artificiale generativa può infatti manifestare comportamenti inaspettati, noti come allucinazioni o confabulazioni. Allo stato attuale non esistono modelli sicuri e affidabili al 100%.