Il regolamento entrato in vigore il 31 marzo, che attribuisce all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) poteri di vigilanza e di ispezione sui contenuti che violano il diritto d’autore online, dovrà affrontare nel frattempo il giudizio del TAR del Lazio .
La prima udienza si è svolta il 9 aprile e ha accolto le accuse presentate da MDC, Altroconsumo, Assintel e Assoprovider-Confcommercio: secondo le associazioni, rappresentate dall’Avv. Fulvio Sarzana di S. Ippolito, il Regolamento comporta che gli utenti della rete possono vedersi cancellati i propri siti, blog o forum senza alcuna conoscenza di una procedura amministrativa di tipo sanzionatorio a loro carico e solo a seguito di una comunicazione a mezzo email, neppure certificata.
A presentare il ricorso, inoltre, erano già state le associazioni dei media ANSO (Associazione nazionale stampa online), FEMI (Federazione Media digitali indipendenti) e Open Media Coalition, rappresentate rispettivamente dagli avvocati Guido Scorza, Ernesto Belisario e Maria Laura Salvati: sottolineavano di non essere “dalla parte dei pirati”, ma altresì di essere convinti che non si può “tutelare una categoria di diritti, calpestandone altri” e che inoltre in questo modo AGCOM sembra ignorare e calpestare “la libertà di informazione, il diritto al giudice naturale, il diritto a un giusto processo e a un giusto procedimento”.
L’udienza per l’accusa delle associazioni di consumatori è stata fissata a brevissimo: il prossimo 25 giugno . Nel frattempo non è stata invece prevista alcuna misura sospensiva dell’applicazione del regolamento, con grande soddisfazione di Enzo Mazza di FIMI, che su Twitter promette battaglia ai pirati.
#DDAonline altra sospensiva urgente al TAR contro regolamento #agcom negata e rinviata al 25 giugno… #piratistiamoarrivando #copyright
– enzomazza (@enzomazza) April 9, 2014
A tal proposito, peraltro, il vicepresidente nazionale MDC Francesco Luongo, Marco Pierani di Altroconsumo e Dino Bortolotto Presidente Assoprovider-Confcommercio, hanno chiesto all’AGCOM una moratoria nell’applicazione del Regolamento , almeno in attesa della sentenza di primo grado del TAR, per evitare che eventuali provvedimenti vengano assunti in base ad una norma che potrebbe essere dichiarata illegittima in tutto o in parte.
Claudio Tamburrino