Il semestre di Presidenza italiana dell’Unione Europea si è aperto con la Tavola Rotonda di Venezia, Digital Venice , in cui il Presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi e la Vice Presidente della Commissione Europea Neelie Kroes hanno incontrato i rappresentanti delle principali aziende ICT presentando propositi e raccomandazioni per riorganizzare il mercato digitale e delle telecomunicazioni a livello europeo .
Due le proposte legislative che rappresenteranno la colonna vertebrale dei prossimi sei mesi: una legata alle politiche per rafforzare la sicurezza della rete, la seconda relativa alla costruzione del single market digitale.
Partendo dal principio che “ogni euro investito in infrastruttura digitale è un investimento per il futuro”, e che quindi dovrebbero essere considerati fuori dal patto di stabilità, Renzi ha così ribadito come l’Europa debba essere “uno spazio di libertà”, grazie ad un mercato unico, ad “un’autorità unica per il digitale”, Open Data, Open Government e trasparenza.
A venezia per il summit Ue anche Il ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi, che ha sottolineato che l’ obiettivo è quello di perseguire l’industria 4.0, favorire crescita e occupazione e cogliere il dividendo da 4,2 trilioni di dollari che il settore svilupperà fino al 2016. Proprio un rapporto del Parlamento europeo, d’altronde, mette in luce come il completamento del mercato unico digitale sia legato ad importanti benefici economici in termini di maggiore produttività, di cambiamenti strutturali dell’economia, di miglioramento dell’efficienza e di riduzione dei costi delle transazioni nei settori tradizionali dell’economia grazie al libero movimento di beni e servizi : si stima in un possibile incremento del PIL europeo di almeno il 4 per cento l’anno, con vantaggi economici pari a 520 miliardi di euro. Numeri raddoppiati rispetto a quelli di statistiche precedenti.
Con il premier italiano, è intervenuta anche
la Vicepresidente della Commissione Europea Neelie Kroes. Dalla Tavola Rotonda del Digital Venice ha detto : “C’è la concreta opportunità di cambiare la storia”, augurandosi altresì che “il Governo italiano afferri questa opportunità con entrambe le mani”. D’altronde i problemi strutturali che non hanno finora permesso di sfruttare a pieno le possibilità dello sviluppo tecnologico sono evidenti: “All’Europa – dice Kroes – manca quasi un milione di lavoratori ICT specializzati”. E serve anche il “capitale fisico”, ossia la banda larga: “oggi quattro famiglie italiane su cinque non hanno copertura Internet veloce, milioni di persone senza scelta e senza opportunità. È ora di colmare il gap”.
Il Vicepresidente della Commissione ha altresì sottolineato anche che “la proposta italiana Grand Coalition for Digital Jobs dimostra che l’Italia conosce le dimensioni di questo problema e gli strumenti necessari per rimediare”. Certo, per svolgere questo fondamentale ruolo di traino ed accentratore, l’Italia dovrebbe completare la riorganizzazione della sua visione interna relativa all’agenda digitale. E magari nominare il nuovo vertice dell’ AGID che deve sostituire il dimissionario Ragosa.
Per il momento, tuttavia, durante il vertice di Venezia è mancato proprio l’ atteso annuncio del nuovo direttore dell’agenzia, rinviato all’ultimo momento da Renzi a giovedì prossimo dopo la riunione del Consiglio dei Ministri.
Claudio Tamburrino