Pare proprio che pensare a un futuro per le criptovalute all’amministrazione Biden non piaccia proprio. Infatti, un altro senatore si è dichiarato fortemente contrario alla repressione normativa fortemente voluta per gli Stati Uniti d’America.
Ad aver reso nota la sua posizione è stato Ron Wyden, senatore e presidente della commissione per le finanze del Senato degli Stati Uniti. Il suo appello è parso più come una raccomandazione a evitare una politica da caccia alle streghe nei confronti delle criptovalute.
Nel frattempo il presidente Joe Biden continua la sua strada nella lotta serrata al settore crittografico. La sua visione è una linea preventiva nei confronti delle attività non regolamentate, soprattutto sulle piattaforme exchange.
Criptovalute e Bitcoin sono un’innovazione
La posizione di Wyden è ora chiara: le criptovalute, compreso Bitcoin, sono un’innovazione per il mondo. Si tratta di un sistema che prima o poi dovrà entrare a far parte della vita comune di tutti i giorni. Già ora l’adozione degli asset digitali è in crescita e diventa sempre più alta l’attenzione nei confronti del settore crittografico.
Inoltre, secondo il senatore democratico, le criptovalute si stanno rivelando un aiuto immediato per chi è nel bisogno. Un esempio concreto lo si è visto durante l’attuale guerra nella quale l’Ucraina ha già più volte annunciato di accettare donazioni in Bitcoin, Ethereum, Tether e Polkadot. Recentemente si è espressa a favore anche delle donazioni in Dogecoin, facendo appello al buon cuore e alla ricchezza di Elon Musk. Ecco come si è espresso in merito Wyden:
C’è ovviamente un dibattito [su una regolamentazione più dura] ma voglio essere dalla parte dell’innovatore. Quando penso alle criptovalute, penso alle rimesse o a qualcuno che ha un bambino a 1.000 miglia di distanza e vuole aiutarlo in caso di emergenza, piuttosto che passare attraverso decine di banche, società di carte di credito.