Il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale ha annunciato la pubblicazione del piano operativo 2.0 che descrive gli interventi da attuare l’attuazione della Strategia nazionale per le competenze digitali (Repubblica Digitale). L’obiettivo del piano è colmare entro il 2026 il divario con altri paesi europei attraverso azioni che riguardano scuola, lavoratori, esperti e cittadini in generale.
I quattro assi del piano operativo
La prima versione del piano operativo era stata pubblicata nel 2020. L’aggiornamento risponde alla necessità di considerare “le evoluzioni del contesto nazionale ed europeo per rendere il digitale una opportunità reale di crescita sociale ed economica“. La nuova versione tiene conto anche dell’introduzione del PNRR e del rapporto DESI 2022.
Il piano rimodula le azioni già programmate e ne aggiunge di nuove in alcune aree di intervento meno valorizzate, come quelle relative ai laureati in ambito ICT e STEM, allo sviluppo dei servizi pubblici digitali e alla promozione dell’utilizzo di Internet per la ricerca attiva di lavoro e per finalità educative.
Tra gli obiettivi del piano ci sono l’eliminazione dell’analfabetismo digitale, la diffusione delle competenze digitali di base, l’incremento degli specialisti ICT nelle tecnologie emergenti, la riduzione dei divari digitali di genere, generazionale e territoriale, l’incremento dell’uso dei servizi pubblici digitali.
Il piano operativo 2.0 è strutturato in quattro assi di intervento: istruzione e formazione superiore, forza lavoro attiva, competenze specialistiche IT e cittadini. Il Ministero ha evidenziato che due obiettivi fissati nel 2020 per il 2025 sono stati già raggiunti: persone che utilizzano Internet per svolgere corsi online (ora al 36% con target del 28%) e persone che utilizzano Internet per finalità educative (ora al 73% con target del 65%).