Rete hard: banca contro inventore

Rete hard: banca contro inventore

A Pordenone, da sito osé a grana legale
A Pordenone, da sito osé a grana legale


Pordenone – Traducendo un confuso articolo apparso sul “Messaggero Veneto” si è venuto a sapere che un inventore di San Quirino, Giovanni Zago, rischia di dover pagare la bellezza di 8 milioni di euro alla Banca Popolare FriulAdria per un sito di troppo.

A quanto pare l’inventore un paio d’anni fa ha messo in piedi un dominio con il nome della banca ma con un suffisso diverso da quello del sito ufficiale dell’istituto. Dopo un certo tempo, Zago ha iniziato a pubblicare anche immagini hard sul proprio sito, scatenando la reazione dell’istituto che si è rivolto al WIPO di Ginevra per farsi assegnare dagli arbitri internazionali il dominio.com di cui si era “impadronito” Zago. E il WIPO ha dato ragione alla Banca.

Zago ha però deciso di ricorrere in tribunale contro l’iniziativa della Banca, che ora chiede quella somma in danni.

Qui il sito di Zago (vietato ai minori)
Qui il sito della Banca Popolare FriulAdria.

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Pubblicato il
11 gen 2002
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