Roma – Il WiMax Forum sta apportando alcune varianti allo standard WiMax perché possa operare anche in frequenze e modalità diverse da quelle sinora stabilite, in particolare nelle frequenze attualmente comprese nello spettro della telefonia cellulare 3G.
A differenza della tecnologia 3G e della 4G, spiega Ars Technica , il WiMax normalmente impiega la tecnica TDD (Time Division Duplexing) per dialogare contemporaneamente in due direzioni. Il TDD consente di avere sia l’ upstream che il downstream sulla stessa frequenza, trasmettendo i dati appartenenti all’uno o all’altro flusso in differenti istanti di tempo. È una tecnica utilissima per protocolli costretti ad operare dove sono disponibili porzioni di spettro radio molto ristrette.
Al contrario, le tecnologie 3G e 4G normalmente impiegano FDD (Frequency Division Duplexing), che usa due frequenze diverse per inviare e ricevere dati simultaneamente. Quest’ultima tecnica ha il vantaggio di ridurre fortemente le interferenze tra stazioni radio base diverse.
“Il WiMax Forum rilascerà un profilo specifico per il WiMax Mobile, basato su FDD, entro sei mesi. Ci stiamo lavorando da circa un anno”, ha detto il CTO di Airspan Paul Senior. A questo deve aggiungersi che è recente l’ annuncio di Asus , intenzionata ad installare il WiMax su tutti i propri laptop.
Al di là, dunque, dell’attuale riscontro degli operatori e dello stato delle reti, sarà molto probabile che i maggiori player del settore debbano riesaminare l’intero scenario 3G/4G, nel quale il WiMax, se da una parte sta cercando – con la perplessità di alcuni – i suoi nuovi “spazi bianchi”, dall’altra reagisce alle pressioni industriali sospingendo il tema (e il business ) della ridistribuzione delle frequenze.
La mossa è strategica. Secondo i rappresentanti del Forum, sarebbe stato molto rischioso presentare uno standard WiMax basato su FDD prima dell’approvazione del WiMax in TDD: avrebbe creato troppo scompiglio, sembrando più una mina piazzata a minaccia delle attuali reti 3G/4G che una promessa tecnologica. Peraltro, la tecnica FDD è più idonea per l’uso mobile. E l’uso mobile è una delle mire più ambite di questo nuovo, potente canale di comunicazione destinato, prima o poi, a scalzare i suoi predecessori, sotto tutti i profili.
Marco Valerio Principato