Sophia-Antipolis (France) – Dopo diversi anni di lavoro lo Europe’s Telecommunications Standards Institute ( ETSI ) ha partorito un nuovo algoritmo crittografico, noto come A5/3, in grado di fornire una più elevata sicurezza delle comunicazioni che avvengono sulle reti mobili in standard GSM. Il nuovo algoritmo, fra i più sofisticati mai adottati nel mondo delle telecomunicazioni, dovrebbe garantire una maggiore protezione contro eventuali tentativi di intercettazione e decodifica delle informazioni che passano attraverso le reti GSM.
In particolare, l’A5/3 codifica i messaggi di segnalazione degli operatori, così da proteggere informazioni sensibili come i numeri di telefono, e i dati dell’utente, al fine di garantire le chiamate vocali e le trasmissioni dati.
Il nuovo algoritmo è nato in risposta al timore che le attuali reti GSM, protette dagli algoritmi A5/1 e A5/2, laddove utilizzati, possano essere compromesse da pirati e cracker. Per non creare inutili allarmismi, la GSM Association ha tenuto a precisare che alcuni degli attuali algoritmi di crittazione sono stati forzati in alcuni test di laboratorio ma mai su reti GSM reali.
Sebbene l’A5/3 sia stato sviluppato specificamente per le reti 2G e 2,5G, esso si basa Kasumi, un algoritmo utilizzato nella terza generazione di reti mobili come UMTS.
L’A5/3, le cui specifiche verranno pubblicamente divulgate verso la fine del 2002, verrà presto integrato su tutti i nuovi modelli di telefoni cellulari.
L’ETSI ha spiegato che il nuovo algoritmo è utilizzabile anche sulle reti GPRS, EDGE e HSCSD, ed è stato progettato “per un utilizzo continuativo che copra un arco di tempo di almeno 15 anni”. Rispetto al suo predecessore, nato giusto una quindicina d’anni fa, l’A5/3 dovrà essere in grado di proteggere con efficacia il crescente traffico dati che, nel prossimo futuro, è destinata a divenire la più importante estensione di Internet e delle reti aziendali.