A partire dalla giornata di ieri, anche gli utenti italiani di Revolut hanno la possibilità di effettuare donazioni istantanee e gratuite in favore della Croce Rossa. Non sarà applicata alcuna commissione e i fondi saranno utilizzati per gli aiuti umanitari in Ucraina e per il primo soccorso delle persone coinvolte dagli scontri. Non solo: Revolut (puoi attivare qui il tuo account) raddoppierà l’importo donato dai clienti tra l’1 e l’8 marzo, rendendo quindi queste giornate particolarmente importanti per fare la differenza negli aiuti alla popolazione ucraina. Ha spiegato Christopher Guttridge, responsabile del team Donazioni di Revolut:
In questo momento critico, il nostro sostegno alla Croce Rossa nei suoi sforzi umanitari consente a milioni di persone in tutto il mondo di donare istantaneamente a coloro che sono coinvolti nel conflitto in Ucraina. Abbiamo chiesto ai nostri clienti di mostrare il loro supporto e hanno risposto con incredibile generosità. Tutti in Revolut sono orgogliosi di far parte di un’azienda globale capace di assistere le persone nel momento del bisogno.
Ma c’è qualcosa di più profondo in questa meritevole iniziativa.
Nik Storonsky
Quando crescevo, l’idea di una guerra tra Russia e Ucraina era inconcepibile. Non solo perché la guerra e la perdita di vite innocenti sono sempre sbagliate, ma anche perché, per me, ucraini e russi appartengono alla stessa famiglia.
Queste sono parole di Nik Storonsky, fondatore di Revolut. Nato in Russia, cittadino britannico, figlio di padre ucraino. Nel cominciare questa avventura imprenditoriale, al suo fianco ha Vlad Yatsenko, anch’egli ucraino. Dentro Revolut, insomma, c’è tutto quel che questa guerra infame sta negando:
Quando Vladyslav e io abbiamo fondato Revolut a Londra, non importava da dove venissimo. Sembrava che fossimo due fratelli con un obiettivo e una grande visione. E ancora oggi è così.
Nik Storonsky non vuol lasciare ombre nella sua presa di posizione: “voglio che sia chiaro, pubblicamente, ciò che sento nel privato fin dal primo giorno: la guerra non è mai una risposta. La guerra è sbagliata e totalmente aberrante. Sono terrorizzato e sconvolto dal suo impatto e unisco la mia voce a quella di quanti nel mondo chiedono una immediata interruzione dei combattimenti e un impegno nelle soluzioni diplomatiche. Nessun’altra persona dovrebbe morire in questo conflitto del quale nessuno sente la necessità“.
C’è qualcosa che vale di più del solo impegno filantropico, insomma: Storonsky, da russo, ha preso posizione ed ha implorato la pace. Tutto ciò non è banale, soprattutto se la sua voce potrà arrivare con tono influente in Russia, dove i giovani russi meritano altra rappresentanza e altro futuro di fronte.