Roma – Sempre più oggetti vengono etichettati tramite il RFID (radio frequency identità tags), il sistema di identificazione basato sulle radiofrequenze, e possono essere identificati a distanza tramite dispositivi capaci di leggere le tracce lasciate dai vari prodotti.
Cosa più difficile è, invece, fare in modo che queste tracce non si confondano con altre. Pensando ad un ipotetico scenario di un centro commerciale non è difficile immaginare che, in caso tutti i negozi utilizzassero la suddetta tecnologia, vi sarebbero problemi dovuti alle interferenze .
La soluzione a questo problema viene offerta da una neonata applicazione, appena depositata sotto brevetto, che utilizza tecnologia laser per tracciare gli oggetti marchiati.
L’ invenzione , ideata da Dan Steinberg, utente della community NewScientist.com , sembrerebbe riprendere il metodo di funzionamento dell’RFID ma, adottando la tecnologia laser, potrebbe portare a nuovi livelli di precisione. Oltre ad una maggiore precisione, il tracciamento tramite laser permetterebbe di identificare oggetti in un campo più ampio. La nuova tecnologia prevede inoltre un epilogo di difficile applicazione. Infatti, una volta riconosciuto l’oggetto “involato”, l’invenzione di Dan Steinberg dovrebbe essere capace di emettere un sottile raggio rosso che, con la precisione di un cecchino , sarebbe in grado di “colpire” il taccheggiatore per esporlo al pubblico ludibrio o all’attenzione delle autorità.
Dario Panzeri