Rhapsody, l'indipendenza ha un prezzo

Rhapsody, l'indipendenza ha un prezzo

Il servizio di musica streaming sbarca su Android e abbassa le tariffe. Le mosse per affrancarsi e rilanciarsi dopo la partenza di RealNetwork e Viacom
Il servizio di musica streaming sbarca su Android e abbassa le tariffe. Le mosse per affrancarsi e rilanciarsi dopo la partenza di RealNetwork e Viacom

Rhapsody diventa ufficialmente un’ azienda indipendente : con la vendita del pacchetto di controllo maggioritario da parte di RealNetwork (che affianca ora Viacom nelle quote minoritarie) inizia la nuova era del servizio musicale, che annuncia subito un taglio dei prezzi.

Per il momento la novità riguarda una possibilità di abbonamento tutto compreso da 10 dollari al mese , che punta a rilanciare rispetto alle nuove concorrenti come MOG e Thumbplay lanciatesi sul mercato dello streaming musicale.

Gli abbonati attuali dovranno contattare l’amministrazione per passare al nuovo piano tariffario, altrimenti continueranno a pagare le cifre del vecchio abbonamento (circa 15 dollari) che vale però su tutti gli apparecchi, a differenza del nuovo da 9,99 che funziona su un solo device .

screenshot Novità riguardano anche logo (cambiato) e servizi : Rhapsody ha infatti inaugurato un’ applicazione per gli apparecchi Android , così da estendere la sua presenza sul mobile, settore in cui aveva esordito a settembre con l’app per iPhone. Propria la disponibilità del servizio sugli apparecchi mobile è un punto di forza per Rhapsody rispetto alle concorrenti che, a parte Mog, non si sono ancora attrezzate .

Con i suoi 675 mila abbonati , e nonostante un calo subito nel corso del 2009 (quando era arrivato a registrare 800 mila utenze), Rhapsody costituisce uno dei principali attori del settore. E, secondo il suo presidente Jon Irwin, punta a diventare profittevole entro la fine dell’anno.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
7 apr 2010
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