Era nell’aria : la Recording Industry Association of America (RIAA) ha consegnato, presso una corte d’appello statunitense, i documenti del suo ricorso contro la significativa riduzione del conto a carico del 26enne studente di Boston Joel Tenenbaum.
Accusato dall’industria di aver scaricato 30 brani a mezzo P2P, Tenenbaum avrebbe dovuto pagare una somma più che considerevole, un totale di 675mila dollari. Ma la richiesta della giuria – ad agosto del 2009 – era stata definita eccessiva nonché incostituzionale dal giudice federale del Massachussets Nancy Gertner.
Che aveva così reso meno salato il conto per Tenenbaum, riducendolo di dieci volte, fino alla somma di 67.500 dollari . La RIAA aveva immediatamente contestato la decisione, sottolineando come questa avesse ribaltato il parere di un’intera giuria, per non parlare dei rappresentanti del Congresso a stelle e strisce.
Dunque, il processo allo studente di Boston continuerà . Mentre c’è chi sottolinea come RIAA abbia speso nel solo 2008 una cifra vicina ai 17 milioni di dollari in spese legali. Una strategia che ha però fruttato poco più di 390mila dollari .
Mauro Vecchio