Hai una attività commerciale, hai dovuto chiudere in conseguenza dell’emergenza sanitaria in corso e ora non sai come procedere con la trasmissione telematica dei corrispettivi? Dall’Agenzia delle Entrate giunge una nuova guida sul percorso dello scontrino elettronico: si tratta di un vademecum che accompagna, passo a passo, verso la risoluzione del problema.
Nel caso in cui il contribuente eserciti una o più attività per le quali è stata prevista la chiusura temporanea nel periodo di emergenza Coronavirus ed il decreto Rilancio non ne consenta ancora la riapertura, si forniscono le seguenti indicazioni relativamente alla memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi mediante registratore telematico.
Guida ai corrispettivi telematici post-emergenza
La guida è stata appena pubblicata (pdf) e sarà di grande utilità per tutti coloro i quali, al rientro da una lunga chiusura, si chiedono cosa occorra fare per essere in regola con i corrispettivi. Lo scontrino elettronico era infatti nato nei pesi antecedenti le chiusure forzate. Ogni regolamento era però pensato per situazioni “normali” e non certo per una situazione di pandemia, di fronte alla quale in molti si sono trovati spiazzati e necessitanti di chiarimenti. Il Fisco giunge ora in soccorso degli esercenti con una semplificazione estrema.
In pratica “se l’esercente chiude una sede dotata di registratore telematico, allo stesso modo dei giorni in cui l’esercizio rimane chiuso per motivi ordinari (ad esempio, riposo settimanale, ferie o malattia), l’esercente non è tenuto ad effettuare alcuna operazione sul registratore telematico, né ad effettuare alcuna comunicazione all’Agenzia delle
entrate“. Quindi, spiega la guida, “al termine della prima giornata di riapertura, l’esercente effettuerà la chiusura di cassa giornaliera, in automatico il registratore telematico certificherà all’Agenzia delle entrate l’assenza di corrispettivi memorizzati durante i giorni in cui l’esercizio è rimasto chiuso“.
Fase transitoria prorogata
La guida indica inoltre informazioni specifiche relativamente alla fase transitoria, di grande importanza per i piccoli esercenti con fatturato al di sotto dei 400 mila euro:
Date le condizioni di obiettiva difficoltà che gli esercenti ed i distributori di registratori telematici si sono trovati ad affrontare, il decreto Rilancio differisce al 1° gennaio 2021 la conclusione della fase transitoria per gli esercenti con volume d’affari inferiore ai 400.000 euro. Tali operatori economici potranno quindi ancora emettere scontrini e ricevute fino a fine 2020, avendo come solo obbligo la trasmissione mensile dei corrispettivi giornalieri.
L’entrata a regime dello scontrino elettronico (logica conseguenza della precedente introduzione della fattura elettronica), dunque, viene procrastinata al 2021 dopo che l’introduzione è avvenuta il 1 luglio scorso: un intervento necessario per evitare oneri ulteriori in questo momento di grave impasse per il paese, le cui conseguenze ricadranno proprio su quelle piccole attività che in questa fase avevano a che fare con questo storico passaggio fiscale.