Otto senatori democratici degli Stati Uniti hanno inviato una lettera al Dipartimento di Giustizia e alla Federal Trade Commission per chiedere di avviare un’indagine sui tool di intelligenza artificiale che permettono di generare e mostrare riassunti degli articoli, invece del tradizionale elenco di link, nella pagina dei risultati delle ricerche. Questa funzionalità potrebbe danneggiare editori, giornalisti e creatori di contenuti in generale.
I riassunti IA sono anticoncorrenziali?
I senatori evidenziano che molte piattaforme online dominanti hanno introdotto funzionalità IA che consentono di rispondere alle domande degli utenti tramite riassunti di contenuti provenienti da altre fonti. Ciò minaccia la possibilità per giornalisti e altri creatori di contenuti di ottenere un guadagno dal loro lavoro. Anche se non specificato chiaramente nella lettera, la minaccia principale è AI Overviews di Google.
All’inizio della pagina dei risultati delle ricerche viene mostrato un riassunto delle informazioni trovate sui siti web, mentre il tradizionale elenco di link è stato spostato più in basso. Come affermano i senatori, la maggioranza degli utenti non cliccherà mai sui link, quindi non visiterà la fonte delle informazioni. I siti web perderanno visite ed entrate pubblicitarie, mentre Google, Meta e altre aziende incrementeranno i loro profitti sfruttando i contenuti creati dai giornalisti.
Secondo i senatori, i nuovi tool IA creano un’evidente distorsione del mercato. I riassunti sono generati da informazioni copiate sui siti web senza autorizzazione. Gli editori che vogliono evitare lo “scraping” devono bloccare l’indicizzazione delle pagine e quindi perdere quasi tutto il traffico proveniente dai motori di ricerca. L’integrazione dell’IA generativa in Google verrà considerata nella decisione sui rimedi che riguarda il monopolio dell’azienda di Mountain View.
I senatori chiedono pertanto l’avvio urgente di un’indagine per verificare se le funzionalità di IA generativa siano una forma di esclusività o un comportamento sleale in violazione della legge antitrust.