Nell’ambito dell’emergenza coronavirus che ha investito il paese e in modo coerente con quanto prevede il decreto #iorestoacasa, i cittadini possono ora chiedere al proprio medico di base l’invio della ricetta dematerializzata per il ritiro di quanto necessario in farmacia.
Otterranno così il codice NRE (Numero di Ricetta Elettronica), attraverso mezzi come email o WhatsApp, da presentare poi al banco, direttamente o passando attraverso chi in questi gironi sta gestendo le consegne a domicilio.
Ricetta dematerializzata: sì all’invio con un messaggio
Una modalità a dire il vero già adottata da alcuni medici consci della gravità della situazione, mentre altri fino ad ora si sono rifiutati di farlo, invitando gli assistiti a recarsi in ambulatorio. La conferma è arrivata ieri, con le parole di Angelo Borrelli durante la conferenza stampa quotidiana (in streaming qui sotto) organizzata dalla Protezione Civile per aggiornare sui numeri del contagio in Italia. La parte in questione è al minuto 16:22 e fa riferimento a una specifica ordinanza.
… poco fa ho firmato un’ordinanza di Protezione Civile che consente la dematerializzazione delle ricette mediche con l’attribuzione di un codice. Così i cittadini non dovranno più recarsi dai medici di base per la prescrizione dei farmaci, ma sarà loro inviato un codice che poi comunicheranno in farmacia per il ritiro.
https://youtu.be/nWArr8QQ32g?t=982
Al momento il testo dell’ordinanza non risulta ancora disponibile sul sito ufficiale della Protezione Civile, ma è lecito supporre che già da oggi sia possibile usufruire di questa modalità per la prescrizione di terapie che non richiedono una visita. Pensiamo ad esempio ai farmaci per malattie croniche già diagnosticate come l’ipertensione.
Per quanto riguarda l’email, non è necessario utilizzare una PEC, è sufficiente una casella ordinaria. Come scritto in apertura, l’invio può avvenire anche tramite SMS, WhatsApp o altra applicazione mobile. In alternativa dettando il Numero di Ricetta Elettronica al telefono.
Aggiornamento (20/03/2020): in Gazzetta Ufficiale il testo che illustra nel dettaglio la novità.