Ufficiale il ritorno di Richard Stallman nel consiglio della Free Software Foundation, come anticipato da lui stesso a sorpresa il mese scorso. Il comunicato ufficiale dell’organizzazione è accompagnato da quella che può essere definita come una lettera di scuse che riportiamo di seguito in forma integrale e tradotta.
La lettera di Richard Stallman: le scuse, la lezione
Un intervento che parte da molto lontano, dall’adolescenza e dai problemi relazionali con gli altri.
Fin dalla mia adolescenza, ho avvertito come un sottile velo che mi separava dagli altri miei coetanei. Capivo le loro conversazioni, ma non riuscivo a cogliere il perché di ciò che dicevano. Molto dopo ho realizzato che non comprendevo i segnali a cui stavano rispondendo. Più avanti nel corso della vita ho scoperto che alcune persone reagivano negativamente a un mio comportamento di cui nemmeno ero a conoscenza. Tendere a essere diretto e onesto a proposito dei miei pensieri, a volte fa sentire gli altri a disagio o addirittura li offende, soprattutto le donne. Non è stata una scelta: non ho compreso abbastanza il problema per sapere quali alternative avevo.
A stretto giro arrivano le scuse e la richiesta di ritenere lui stesso responsabile per le uscite infelici, non l’organizzazione.
A volte perdevo la pazienza perché non in possesso delle capacità relazionali per evitarlo. Alcune persone lo hanno sopportato, altre ne sono state ferite. Chiedo scusa a ciascuno di loro. Per favore, indirizzate a me le vostre critiche, non alla Free Software Foundation.
Stallman si riferisce a un percorso di miglioramento personale.
Occasionalmente ho imparato qualcosa a proposito di relazioni e abilità sociali, così nel corso degli anni ho scoperto nuovi modi per migliorarmi in queste situazioni. Quando le persone mi hanno aiutato a comprendere un aspetto di quanto andato nel verso sbagliato, mostrandomi un modo per trattare meglio gli altri, ho insegnato a me stesso a riconoscere il momento in cui agire in quel modo. Continuo a fare questo sforzo e, con il passare del tempo, miglioro.
Diretto il riferimento alle sua uscite su Marvin Minsky e sul caso Jeffrey Epstein che nel 2019 lo hanno portato a lasciare gli incarichi nella FSF e nel MIT.
Mi hanno definito “sbagliato” ed è vero. Con la mia difficoltà nel comprendere i segnali sociali, tende ad accadere. Ad esempio, ho difeso il professore Minsky del MIT nella mailing list, quando qualcuno è giunto alla conclusione che fosse colpevole come Jeffrey Epstein. Con mia sorpresa, alcuni hanno inteso il mio messaggio come una difesa per Epstein. Come detto in precedenza, Epstein è stato uno stupratore seriale, da punire in quanto tale. Spero che le sue vittime e coloro danneggiati possano ottenere giustizia.
Il programmatore, oggi 68 anni, parla di come le false accuse scatenino la sua rabbia.
Le accuse false, reali o immaginarie rivolte a me o ad altri, mi fanno arrabbiare. Ho conosciuto Minsky solo a distanza, ma vederlo ingiustamente accusato mi ha portato ad assumerne la difesa. L’avrei fatto per chiunque altro. La brutalità della polizia mi fa arrabbiare, ma quando in seguito gli agenti mentono a proposito delle loro vittime, a mio avviso si tratta del massimo oltraggio. Condanno razzismo e sessismo, comprese le loro forme sistemiche, mi fa male anche quando le persone dicono che non lo faccio.
Per me era giusto parlare dell’ingiustizia nei confronti di Minsky, ma è stato sbagliato non riconoscere il contesto dell’ingiustizia che Epstein ha perpetrato nei confronti delle donne e il dolore provocato. Ho imparato qualcosa da questo a proposito di come essere gentile con le persone che sono state ferite. In futuro, mi aiuterà a esserlo con gli altri in altre situazioni, è ciò che spero di fare.
Per il comunicato ufficiale della Free Software Foundation in merito al ritorno di Richard Stallman nel consiglio, rimandiamo all’articolo dedicato. Ricordiamo che la decisione non è stata ben accolta da una parte della community.