La notizia del ritorno di Richard Stallman nel consiglio della Free Software Foundation era stata data dal diretto interessato a fine marzo, del tutto a sorpresa, in occasione del suo intervento nell’ambito del progetto LibrePlanet.
Stallman di nuovo nel consiglio FSF: il comunicato
Il commento dell’organizzazione arriva oggi, con un comunicato che riportiamo di seguito in forma tradotta.
I membri votanti della Free Software Foundation, incluso il consiglio di amministrazione, hanno scelto di nominare Richard Stallman per un ruolo nel consiglio dopo alcuni mesi di discussioni approfondite e decisioni ponderate.
Ricordiamo che una parte della community si è espressa in modo fortemente negativo in merito alla decisione. Secondo il consiglio, la scelta di reintegrare Stallman è giustificata dall’esigenza di non voler rinunciare al suo contributo, ritenuto unico e insostituibile.
Abbiamo deciso di integrare nuovamente Richard Matthew Stallman poiché ci è mancata la sua saggezza. Il suo acume storico, legale e tecnico a proposito del software libero non ha rivali. Ha una profonda sensibilità per quanto concerne il modo in cui la tecnologia può contribuire sia al miglioramento sia alla costrizione dei diritti umani fondamentali. La sua rete globale di connessioni non ha valore. Rimane un filosofo complesso e un sostenitore incredibilmente devoto alla libertà nel campo dell’informatica.
Si fa riferimento all’aver riconosciuto gli errori commessi. L’addio risale al settembre 2019, in seguito alla pubblicazione di alcuni commenti legati alle vittime di Jeffrey Epstein.
Richard Matthew Stallman riconosce di aver commesso degli errori. Ne è sinceramente dispiaciuto, soprattutto per come la rabbia nei suoi confronti abbia avuto un impatto negativo sulla reputazione e sula missione della FSF. Nonostante il suo stile personale rimanga problematico per alcuni, la maggior parte del consiglio ritiene che il suo comportamento si sia moderato e che il suo pensiero rafforzi il lavoro della FSF nel perseguire la sua missione.
La Free Software Foundation ammette di aver gestito in modo pessimo la comunicazione per quanto concerne il ritorno.
Ci assumiamo la piena responsabilità di quanto malamente abbiamo gestito la notizia della sua elezione nel consiglio. Avevamo pianificato un flusso di informazioni che non si è manifestato nelle tempistiche previste e che non è stato fornito nella giusta sequenza. Il personale della FSF avrebbe dovuto essere informato e consultato per primo. L’annuncio di Richard Matthew Stallman in occasione di LibrePlanet ha costituito una sorpresa assoluta per lo staff, per tutti coloro che hanno lavorato tanto duramente al fine di organizzare un grande evento, così come per gli speaker di LibrePlanet e per gli espositori. Speravamo in un processo più ragionato e inclusivo, ci scusiamo per non averlo reso possibile.
Stallman dovrà sottostare alle stesse regole imposte agli altri membri.
Nella sua posizione nel consiglio, Richard Matthew Stallman ha le stesse responsabilità degli altri membri. È un volontario non pagato e soggetto alle politiche dell’organizzazione, incluse quelle che proibiscono conflitti di interessi e abusi sessuali, nonché alle linee guida che definiscono le pratiche relative agli informatori e ai doveri fiduciari. Riteniamo che la sua visione sarà di importanza critica per la FSF, proseguendo nella missione e nel confronto sulle sfide che la libertà del software si trova ad affrontare.
Nel comunicato si legge che, da qui in avanti, anche lo staff della FSF avrà rappresentanza nel consiglio.
Nelle ultime settimane, il consiglio ha attuato una serie di cambiamenti relativi alla governance organizzativa, inclusa l’adozione di un processo formale e trasparente per identificare candidati adatti a diventare nuovi membri, nonché in merito alle future modifiche dello statuto e all’aggiunta di un rappresentante dello staff. Selezionato dal personale sindacalizzato della FSF, il 28 marzo Ian Kelling è stato eletto a un nuovo ruolo creato dal consiglio, come membro votante.
L’organizzazione riconosce l’esigenza di abbracciare una nuova generazione di attivisti nonché la necessità di migliorare sul fronte della trasparenza.
Il consiglio FSF continuerà a perseguire nuove idee e azioni pensate per migliorare la trasparenza e la responsabilità. C’è ancora molto lavoro da fare. Riconosciamo la necessità di attirare una nuova generazione di attivisti per la libertà del software e di far crescere il movimento. In questo percorso, forniremo report in merito alle nostre discussione e attività alla community. Mentre siamo al lavoro su questi problemi, non dimentichiamo l’obiettivo del nostro movimento o il grande lavoro del nostro staff e di tutte le persone nella community del software libero che si dedicano alla libertà degli utenti.
In contemporanea al comunicato è stata pubblicata anche una lettera di scuse firmata da Stallman, con riferimenti diretti al caso Epstein e alla lezione imparata. L’abbiamo riportata in forma tradotta e integrale in un articolo dedicato.