Si chiama Microsoft Singularity ed è l’ultimo parto di Microsoft Research presentato a Redmond al
TechFest 2008 , evento durante il quale Microsoft Research toglie i veli ai progetti sui quali sta lavorando. In questo caso si tratta di un sistema operativo nuovo di zecca e con caratteristiche per certi versi sorprendenti.
La particolarità di Microsoft Singularity sembra essere quello che viene chiamato il SIP (Software Isolated Process). L’uso del SIP fornisce forti garanzie di isolamento dei processi di sistema. Su Singularity ogni programma, driver o estensione di sistema ha il proprio SIP. I SIP non condividono spazi di memoria. Il risultato è – secondo Microsoft – un’affidabilità superiore.
Lo scopo del progetto Singularity è quello di costruire un ” dependable system “, ovvero un sistema operativo con massima affidabilità. Essendo ogni processo indipendente, nel suo ritaglio di memoria un malfunzionamento dello stesso non incide – almeno non dovrebbe – sul funzionamento del sistema intero. Si tratta insomma di un sistema di tolleranza degli errori atto a preservarne il funzionamento nel suo complesso.
Altra singolarità di Singularity è l’utilizzo di un microkernel sperimentale scritto in ” codice gestito “. Per “codice gestito” si intende quel codice che viene eseguito sotto la guida di una macchina virtuale, contrapposto al “codice non gestito” che viene eseguito direttamente dalla CPU.
Ad ogni modo “Singularity non rappresenta il futuro Windows”, come ribadito da Rich Rashid – vicepresidente di Microsoft Research – “Pensatelo come fosse una concept car. È un prototipo di sistema operativo sviluppato per provare un nuovo paradigma nell’interazione fra sistema operativo ed applicazioni. Lo abbiamo reso disponibile alla community nella speranza di aiutare i ricercatori a sperimentare con nuove idee in modo veloce”.
Il codice di Singularity è disponibile su CodePlex , un portale web che accoglie e supporta progetti open source. Ma la licenza di Singularity non è propriamente tale: permette la libera ridistribuzione del software esclusivamente per “scopi accademici e non commerciali”.
Enrico “Fr4nk” Giancipoli