Research In Motion (RIM), produttrice del BlackBerry, registra nel secondo trimestre fiscale un calo dei profitti e attira analisi critiche da parte degli osservatori .
Spaventata da un fatturato atteso in calo rispetto alle precedenti previsioni, Wall Street ha reagito male alla seconda trimestrale dell’anno fiscale della società canadese e in una sola giornata di scambi le azioni hanno perso più dell’11 per cento. Principale motivo della chiusura in calo del bilancio è stata la causa brevettuale che ha visto l’azienda canadesa contrapposta al provider di email mobile Visto, e che le è costata una multa di 112,8 milioni di dollari. Spesa non prevista che non poteva lasciare indifferenti gli umori degli investitori, facendo registrare guadagni di 4 punti percentuali inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (per un totale di 475,6 milioni di dollari).
Dopo anni di successo quasi incontrastato del settore, RIM ha subito la concorrenza di altri smartphone, con l’arrivo sul mercato di iPhone e Palm pre. E difatti, rispetto le aspettative, ha venduto meno apparecchi rispetto a quanto previsto dagli analisti : ha riferito di essere arrivata a quota 8,3 milioni di BlackBerry nel quarto appena concluso, agggiungendo 3,8 milioni di nuove abbonati, a fronte di una previsione rispettivamente tra gli 8,5 e 8,6 milioni con 4 milioni di nuovi abbonati.
Jim Balsillie, CEO di RIM, ha comunque espresso ottimismo : “Il mercato degli smartphone sta diventando sempre più mainstream e noi siamo nella posizione giusta per sfruttare quest’apertura”.
Per il prossimo quarto i profitti attesi sono tra 3,6 e 3,85 miliardi, con un guadagno tra 1 e 1,08 dollari per azione. D’altronde, nonostante la delusione espressa da Wall Street probabilmente abituata a ritmi di crescita superiori, RIM è ancora il leader del mercato degli smartphone e le vendite sono salite del 40 per cento rispetto all’anno precedente. E se non fosse stato per la causa brevettuale i guadagni per la società sarebbero stati in questo trimestre 588,4 milioni di dollari (1,03 dollari per azione).
Claudio Tamburrino