Research In Motion naviga in cattive acque, talmente cattive che il rinvio della commercializzazione dei nuovi smartphone basati su OS BlackBerry 10 eccita oltre il livello di guardia le previsioni sul futuro della società canadese. Che potrebbe anche pensare di “vendersi” a Microsoft adottando Windows Phone.
Le roadmap “ufficiose”, prima di tutto: l’ultima indiscrezione sui piani commerciali di RIM conferma il ritardo di BlackBerry 10, con i due smartphone “Nevada” (QWERTY) e “London” (touch) in dirittura d’arrivo nel primo trimestre del prossimo anno. Vale a dire con un anno di ritardo rispetto a quanto inizialmente preventivato.
I periodi successivi del 2013 prevedono inoltre la commercializzazione di un tablet da 10 pollici (“Blackforest”) e due dispositivi non meglio specificati noti solo come “Nashville” e “Naples”. Ma entro il 2013 le cose potrebbero cambiare.
Il calo di market share fatto registrare negli ultimi consuntivi finanziari (-6,4 per cento rispetto a un anno fa) lasciano infatti presagire l’avvio di qualche tipo di iniziativa per restare a galla, magari con una partnership con Microsoft per l’adozione esclusiva di Windows Phone.
RIM ci guadagnerebbe in supporto finanziario da parte di Redmond – che di soldi da spendere ne ha parecchi – mentre Microsoft affiancherebbe il prestigioso nome della società canadese a Nokia nel suo problematico tentativo di ridiventare una protagonista di spicco nel mercato dei gadget mobile.
Anche l’opzione Microsoft, a ogni modo, ha i suoi problemi: il successo dell’operazione Windows Phone continua a rappresentare una grande incognita per tutti, persino per Nokia che dice di avere un “piano B” nel caso in cui Windows Phone fallisse l’obiettivo.
Alfonso Maruccia