Ottimizzazione dei costi, riallocazione delle risorse, esigenze di strategia a lungo termine . Sono queste le spiegazioni offerte dalla società canadese Research In Motion (RIM) ai circa 2mila dipendenti che a breve si ritroveranno a dover cercare nuove esperienze professionali.
Il 10 per cento della forza lavoro globale di RIM verrà dunque sacrificata nell’estremo tentativo di tenere il passo svelto di competitor olimpionici come Apple e dispositivi basati su Android. Il gigante canadese cercherà così di eliminare i costi ridondanti, per una nuova strategia di ottimizzazione delle spese.
Si tratta di una mossa già paventata dalla stessa RIM, in seguito ai negativi risultati maturati nell’ ultima trimestrale . I vertici della società canadese avevano sottolineato come negli ultimi cinque anni d’attività il numero complessivo dei dipendenti fosse quadruplicato .
Alla notizia dei licenziamenti si è poi aggiunta quella relativa ad un nuovo cambio ai vertici della stessa RIM. A ritirarsi sarà l’attuale Chief Operating Officer (COO) Don Morrison, presto rimpiazzato da Thorsten Heins, che vedrà espandersi il suo ruolo di COO alle divisioni vendita e prodotti della società.
Mauro Vecchio