Il mondo della finanza creativa si è da tempo interessato del mondo del pallone, ma la notizia di queste ore sembra essere una novità quantomeno unica: il 25% della società Rimini Football Club sarebbe stato ceduto con un pagamento in criptovaluta. Una criptovaluta specifica, ossia il Quantocoin. La notizia trova immediatamente spazio sulle grandi testate sportive, ma al momento si tratta di una operazione ferma ad una documentazione preliminare.
Quantocoin non è certo un nome noto nel mondo delle criptovalute: sul sito ufficiale si presenta con un altisonante “tieni la tua banca nel palmo della tua mano” e promette di creare un ponte tra il mondo reale e quello immateriale per consentire un più semplice utilizzo delle criptovalute negli acquisti di tutti i giorni. Tutte le informazioni sulla breve storia della valuta sono disponibili per approfondimenti sul sito ufficiale (70 milioni di token sarebbero in vendita, con una attività che a questo punto sembra legarsi a doppio filo al mondo del pallone).
La parte acquirente è la “Heritage Sports Holding“, gruppo che avrebbe già acquistato 22 club in tutto il mondo (con attività in essere anche con il Mantova) per costruire un business sportivo partendo da società di basso valore e di grande ambizione. Come il Rimini, ad esempio, che ha già respirato l’aria del grande calcio per alcuni anni – storico il pareggio con la Juventus durante l’anno in serie cadetta dei bianconeri post-Calciopoli – e che ora tenta la rinascita dopo una difficile parentesi economica. La parte più interessante del gruppo sembra essere al momento legata ad alcuni dei nomi nel board, tra i quali quel Michel Salgado già in forza al Real Madrid. Tra gli ambasciatori del progetto si annoverano invece nomi del calibro di Patrick Kluivert e Roberto Carlos, dei quali nessun tifoso che si rispetti necessita di alcuna presentazione.
Quantocoin, Robe di Kappa e la banca Turicum risultano essere partner dell’iniziativa. Interessante è anche notare l’immagine di Silvio Berlusconi al fianco del CEO HSH, Pablo Victor Dana, all’interno di una pagina che cita il gruppo come “iniziatore” della cessione del Milan negli anni 2014/15.
Troppi gli elementi fumosi all’interno di questa vicenda, per i quali è necessario contenere ogni entusiasmo sia sportivo, sia relativo al mondo delle criptovalute: il calcio ha abituato tutti ad operazioni troppo rapide e complesse per poter essere comprese appieno, quindi occorre a questo punto attendere i prossimi passi dei Quantocoin per capirne il valore potenziale, i primi risultati del Rimini per capirne le ambizioni reali e le prime operazioni della società per comprenderne le autentiche intenzioni. Ad oggi quel che si sa è che un contratto preliminare sarebbe stato firmato (lo conferma il presidente del Rimini Calcio, Giorgio Grassi), che la cessione riguarda il 25% della società e che il pagamento avverrà in moneta virtuale (cosa che, a quanto pare, non avrebbe al momento pari nel mondo del pallone).