Riparte l'ADSL senza linea voce

Riparte l'ADSL senza linea voce

Le attivazioni tornano a fluire spedite, dopo settimane di intoppi. Telecom: c'era un bug nei sistemi, l'abbiamo risolto. I provider ne parlano in esclusiva a Punto Informatico
Le attivazioni tornano a fluire spedite, dopo settimane di intoppi. Telecom: c'era un bug nei sistemi, l'abbiamo risolto. I provider ne parlano in esclusiva a Punto Informatico


Roma – Dopo il calvario , la resurrezione. Attivare l’ADSL nelle case e negli uffici dove non c’è una linea voce di Telecom Italia è di nuovo possibile senza grossi intoppi . Pare infatti che Telecom Italia abbia risolto, nei giorni scorsi, un errore tecnico nei propri sistemi, che bloccava le attivazioni.

“Un responsabile Telecom ci ha chiamati, si è scusato, ci ha detto che la colpa era di un bug che è adesso stato risolto” – dice a Punto Informatico Luca Spada, amministratore delegato di NGI . Telecom conferma a PI. “E infatti negli ultimi giorni non ci sono stati più problemi di attivazione delle ADSL senza linea voce. Avevamo 800 richieste ferme e ora si sono sbloccate”, dice Spada.

Come noto , per alcune settimane è stato molto difficile attivare ADSL senza linea voce: Telecom il più delle volte respingeva la richiesta comunicando al provider l’errore di “rete satura”. Telecom diceva insomma di non avere più doppini, nella zona dell’utente, per portargli l’ADSL su cavo aggiuntivo (operazione necessaria in mancanza di linea telefonica voce).

“Allora abbiamo deciso di fare una prova. Abbiamo chiesto a quattro utenti, che avevano questo problema, di ordinare una linea voce di Telecom Italia. A nostre spese. Bene, Telecom gliel’ha portata, dimostrando così che le risorse di rete c’erano; non era vero che mancavano i doppini”. Non solo, per colmo “in tre dei quattro casi ha anche attivato di default Alice Free sulla linea, senza ovviamente la richiesta del nostro utente”.

“Allora ci siamo arrabbiati – dice Spada – e abbiamo mandato a Telecom una diffida . Pochi giorni dopo ci ha risposto, dicendo di avere scoperto la causa di quegli errori: un bug nel sistema di fornitura dell’ADSL mandava in un limbo le richieste di ADSL senza linea voce. Non venivano insomma gestite. Ma d’ora in avanti non ci saranno più problemi, le attivazioni saranno tutte portate avanti”.

NGI canta vittoria: ha subito mandato un’e-mail ai propri utenti, spiegando che la causa dei disservizi era stata risolta. Esordisce con un “Gentile Cliente, GRAZIE!!!! Ti ringraziamo per il sostegno che hai dato a NGI nella battaglia”. E poi: “Questo significa che tutti gli ordini di attivazione di ADSL su cavo dati senza fonia verranno evasi. In particolare, gli ordini che attualmente sono in lavorazione presso Telecom Italia saranno processati con un occhio di riguardo e in tempi brevi”.

“In effetti negli ultimi tre giorni abbiamo visto che le attivazioni delle ADSL senza linea voce stanno andando meglio , procedono più spedite e con meno intoppi”, nota anche Gaetano Piazza, responsabile commerciale di SiAdsl .



La novità, positiva, non cambia la sostanza della questione, che resta irrisolta: a Telecom Italia non sta bene fornire le ADSL senza linea voce. Almeno non ai prezzi attuali , che sono gli stessi applicati agli operatori per le ADSL attivate dove la linea di Telecom è presente. È un tipo di offerta che è prevista nei contratti firmati con i provider e quindi al momento Telecom non può non fornirla. Però, finché non sarà trovato un accordo che vada bene a tutte le parti i problemi continueranno a presentarsi, in diverse forme. Perché è soltanto obtorto collo che Telecom attiva adesso le ADSL senza linea voce. La questione è insomma soltanto rimandata.

“Proprio in questi giorni discuterò con Telecom le condizioni del nuovo contratto all’ingrosso, perché il vecchio è scaduto – dice infatti Spada – E temo che Telecom cercherà di alzare i prezzi delle ADSL senza linea voce , a noi come agli altri provider che offrono questo servizio”.

Il punto è che anche Telecom ha le sue ragioni. Portare il doppino aggiuntivo dove va attivata l’ADSL ha un certo costo a monte : per inviare i tecnici che lo installeranno, per la manutenzione. È una spesa che Telecom dice di non riuscire a recuperare se la affronta per un utente che non paga il canone.

Un problema che è diventato attuale soprattutto da quando, quest’anno, c’è stato il boom del VoIP . I provider possono adesso offrire voce (su VoIP) e dati (ADSL) all’utente che non paga il canone di Telecom. Ne esce insomma una specie di full unbundling di fatto.

I provider, con l’espediente di portare l’ADSL su doppino aggiuntivo e grazie al VoIP, riescono a dare all’utente servizi che sarebbero invece tipici del full unbundling: dati e voce senza Telecom. Il tutto senza bisogno di investire in infrastruttura e senza noleggiare il doppino degli utenti (come richiederebbe l’unbundling), ma limitandosi a rivendere il servizio che Telecom offre all’ingrosso. È questo il punto che a Telecom non va bene e che, tra gli effetti collaterali, potrebbe forse anche rallentare lo sviluppo dell’unbundling in Italia (quello vero).

D’altra parte i provider sostengono che non si possono permettere di fare unbundling in tutta Italia (e per i piccoli è impossibile coprire anche soltanto Roma o Milano). E che i costi dell’ADSL all’ingrosso sono così alti che già bastano a ripagare Telecom della spesa necessaria a portare il doppino aggiuntivo.

L’arrivo del Bitstream , la promessa nuova offerta all’ingrosso che potrebbe dimezzare i prezzi dell’ADSL , forse avrà il potere di ammorbidire le posizioni dei provider. In ogni caso, quello che farebbe comodo agli utenti è soprattutto che i duellanti smettessero di accapigliarsi e arrivassero a un compromesso. Se lo raggiungeranno sarà però con la mediazione del Garante delle Telecomunicazioni . Telecom ha infatti bisogno dell’approvazione del Garante prima di sottoporre ai provider i nuovi contratti dove ci siano ritocchi di prezzo per le ADSL senza linea voce.

Nei prossimi giorni e settimane si attendono nuovi sviluppi della contesa. Nel frattempo, buona ADSL senza linea voce a tutti.

Alessandro Longo

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Pubblicato il
10 giu 2005
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