Chicago (USA) – Una condanna in primo grado a pagare la somma di 520,6 milioni di dollari in favore della Eolas Technologies e dell’Università della California è stata inflitta a Microsoft, rea secondo i giudici di aver utilizzato una tecnologia brevettata per Internet Explorer senza riconoscerne i diritti.
Per quanto quella emessa sia una sentenza a cui l’azienda di Bill Gates ha già fatto sapere di volersi appellare, si tratta di una cifra decisamente importante e che riguarda appunto i diritti sulla tecnologia che consente al browser di utilizzare plug-in e applet .
“Ci sono voluti 10 anni per realizzare quella tecnologia, ed è stato un lungo lavoro”, ha detto Mike Doyle, ricercatore dell’Università della California nonché funzionario della Eolas e inventore nel 1994, con altri due colleghi, della tecnologia oggetto della contesa.
Un portavoce Microsoft ha dichiarato che l’azienda si aspetta che il giudizio sia ribaltato in fase di appello dove “l’evidenza mostrerà finalmente che non c’è stata alcuna infrazione e che le caratteristiche sotto accusa nella tecnologia del nostro browser sono realizzate dai nostri programmatori e basate su tecnologie preesistenti di Microsoft”.
L’imponente cifra andrà per il 75 per cento alla Eolas, mentre il restante 25 sarà incassato dall’Università della California.