Rischia 5 anni il ladro di Chinese Democracy

Rischia 5 anni il ladro di Chinese Democracy

Nonostante proclami la sua innocenza, il blogger chiede donazioni a netizen e musicofili per pagare le spese legali. Slash: rinchiudetelo a vita
Nonostante proclami la sua innocenza, il blogger chiede donazioni a netizen e musicofili per pagare le spese legali. Slash: rinchiudetelo a vita

Si dichiara innocente Kevin Cogill, l’utente arrestato qualche mese fa per aver messo a disposizione, prima dell’uscita ufficiale, alcune tracce dell’atteso vecchio/nuovo album dei Guns’N’Roses. In attesa di una data certa per il processo, Cogill rischia di scontare una pena minima di tre anni, nonché di pagare multe e parcelle salate.

il celebre musicista Come ricorderanno i lettori di Punto Informatico , l’arresto è scattato dopo che l’utente aveva postato su un sito web alcuni brani di Chinese Democracy , una sorta di tela di Penelope in salsa rock, attesa da oltre un decennio dai fan della band. Dopo essere stato rilasciato su cauzione, Cogill si dichiara innocente.

Al momento la data per il processo non è stata ancora fissata, ma stando a quanto riportato da alcune fonti, se condannato, l’autore del gesto rischia una pena minima di tre anni, a cui potrebbero essere aggiunti ulteriori due anni se verrà dimostrato che i brani furono messi online per ricavarne un po’ di denaro.

Lo stesso denaro che ora servirà all’autore del furto per pagare avvocati e consulenze: Cogill è tornato a parlare della vicenda in un post su Antiquiet agli inizi di settembre, chiedendo donazioni per sostenere le spese legali. “Chiunque voglia donare qualsiasi cosa per la causa sarà il benvenuto” si legge nel post. “CD, biglietti per concerti, tutto. Saremo felici di rivenderli ad altri utenti o di metterli all’asta su Ebay per incrementare i fondi per le spese del processo”.

La band non ha rilasciato alcun comunicato ufficiale sulla vicenda, relegando in un misero post sul proprio sito web poche righe in cui gli artisti ed il loro management sostengono di essere interessati maggiormente a conoscere in che modo sia stato reperito il materiale originale.

Di diverso avviso Slash, storico chitarrista della band: “Spero che marcisca in prigione” – ha dichiarato al Los Angeles Times pochi giorni dopo l’arresto di Cogill: “La vicenda compromette le vendite del disco, e tutto ciò non è giusto. Internet è quello che è, e ci si deve adeguare di conseguenza, ma credo che se qualcuno si impossessa di qualcosa è un furto”.

Vincenzo Gentile

fonte immagine

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
22 ott 2008
Link copiato negli appunti