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Risparmi e investimenti: servono più App e Fintech

Per risparmiare i giovani vogliono più App e Fintech: i risultati emersi dall'analisi del rapporto con il denaro, i pagamenti, il risparmio, gli investimenti e le banche.
Risparmi e investimenti: servono più App e Fintech
Per risparmiare i giovani vogliono più App e Fintech: i risultati emersi dall'analisi del rapporto con il denaro, i pagamenti, il risparmio, gli investimenti e le banche.

Risparmio e investimento sembrano attirare sempre più i giovani, che però sono alla ricerca soprattutto di soluzioni innovative offerte dalle Fintech, come gli strumenti di pagamento digitale e le App dedicate all’investimento. A confermare questo trend è la ricerca  “Il segmento giovani: capacità di risparmio, strumenti di pagamento e prodotti di investimento” con cui Excellence Consulting ed Excellence Education ha analizzato il rapporto dei giovani con il denaro, i pagamenti, il risparmio, gli investimenti e le banche. Vediamo in dettaglio cosa è emerso.

Giovani e pagamenti digitali

Secondo il quadro che emerge dalla ricerca condotta a inizio 2021 su un panel di 300 giovani tra i 25 e i 34 anni, rappresentavi della popolazione italiana, la maggioranza dei giovani predilige pagamenti digitali, ritenendoli più pratici dei contanti (87%) oltre che più sicuri (85%), con punte dell’80% al Nord. In particolare:

  • il 20% utilizza quasi solo strumenti di pagamento digitali;
  • il 46% prevalentemente pagamenti digitali;
  • il 23% in egual misura denaro contante e pagamenti digitali;
  • il 7% usa soprattutto il contante;
  • il 4% quasi esclusivamente il contante.

Chi punta sul contante lo fa per avere un maggiore controllo delle spese (37%) e per mettersi al riparo dal rischio di frodi (10%).

Tra gli strumenti digitali preferiti per i pagamenti di routine ci sono in primo luogo le carte di debito (51%), seguite dalle prepagate (31%), dalle carte di credito (29%) e dall’e-wallet (18%). Per i pagamenti eccezionali, si preferiscono le carte di debito(53%), ma una buona percentuale usa le carte di credito (47%),le prepagate (31%), in minoranza gli e-wallet (14%).

Le App dedicate ai pagamenti digitali vengono usate spesso (25%) o sempre (22%). Solo il 14% dei giovani dichiara di usarle raramente, il 19% a volte, il 20% mai.

Come investono e risparmiano i giovani

Il 28% degli intervistati risparmia almeno il 30% del proprio reddito. I risparmi sono destinati a mettere da parte soldi per:

  • affitto o acquisto della casa (54%);
  • viaggi (53%);
  • hobby, sport e tempo libero (44%);
  • acquisti rilevanti (36%);
  • fondo di emergenza per eventi inattesi (28%);
  • investimenti finanziari (22%);
  • formazione (22%);
  • matrimonio o convivenza (17%);
  • assicurazione integrativa (12%).

Come strumenti di accantonamento e gestione del risparmio vengono preferiti:

  • il conto corrente dove si ricevono anche le proprie entrate (69%);
  • strumenti finanziari (22%);
  • un conto corrente differente da quello delle entrate (16%);
  • un conto dedicato al risparmio con condizioni vantaggiose (13%);
  • app di supporto alla gestione del risparmio e degli investimenti (6%).

Secondo la ricerca, inoltre:

  • il 38% dei giovani intervistati ha già investito;
  • oltre il 70% rappresenta un bacino potenziale di clienti per proposte di investimento nei prossimi due anni;
  • il 64% ha una buona propensione al rischio ed è interessato a investire per ricavare un reddito, il 29% per proteggere il risparmi, il 7% per fare attività speculative;
  • l’orizzonte ideale per gli investimenti è, per il 48% da uno a tre anni, per il 43% oltre tre anni, per il 9% meno di uno.

Per la scelta dell’investimento tramite intermediario:

  • il 63% si rivolge alla propria banca;
  • il 29% a istituzioni specializzate private italiane;
  • il 18% a startup o Fintech;
  • il 16% a istituzioni pubbliche;
  • l’11% a aziende specializzate private internazionali.

Interessante notare che per i giovani, le caratteristiche rilevanti di un intermediario di investimento sono:

  • la disponibilità di strumenti digitali (90%);
  • la trasparenza dei costi (89%);
  • la convenienza dei costi (86%);
  • l’affidabilità del brand (86%);
  • la qualità/ampiezza della gamma prodotti (80%);
  • i rendimenti storici dei prodotti (76%);
  • la presenza di un referente dedicato (73%).

App e Fintech: cosa cercano i giovani

Per gestire pagamenti, risparmi, investimenti, spiegano i responsabili Carlo Liotti, partner ed Head of payment practice di Excellence Consulting e Mario Morelli, Ad di Excellence Education e professore a contratto di Market Research presso l’Università Roma Tre:

I giovani, che evidenziano una sostanziale capacità di risparmio e disponibilità a investire in prodotti ad accumulazione e con orizzonti di medio-lungo periodo, chiedono che gli strumenti attualmente utilizzati per i pagamenti digitali consentano anche la possibilità di gestire il risparmio ed accedere ad investimenti ad accumulo come i PAC – Piani di accumulo personalizzati.

Tra le funzionalità disponibili sulle App:

  • il 69% reputa vantaggiosa la possibilità di definire un piano di risparmio personalizzato;
  • il 67% la creazione di salvadanai personalizzabili in base agli obiettivi prescelti;
  • il 58% valuta con favore l’arrotondamento per eccesso delle spese effettuate con mezzo di pagamento e il contestuale deposito in un salvadanaio digitale;
  • il 53% apprezza la possibilità di utilizzare il risparmio per accedere a forme di investimento direttamente dall’App.
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Pubblicato il
7 apr 2021
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