Gli Stati Uniti, l’Unione europea, la NATO e altri paesi hanno accusato la Cina di essere responsabile dei recenti attacchi informatici, in quanto finanzia diversi gruppi di cybercriminali. Durante una conferenza stampa presso l’Ambasciata cinese negli USA, il portavoce del Ministro degli Esteri ha dichiarato che la maggioranza degli attacchi proviene dagli Stati Uniti.
Gli USA spiano anche i loro alleati
Rispondendo ad una domanda di un giornalista della Reuters, il portavoce ha sottolineato che le accuse contro la Cina sono infondate. Inoltre i dettagli tecnici comunicati dagli Stati Uniti non rappresentano una prova valida. La Cina si oppone ad ogni forma di attacco informatico e non li supporterà o incoraggerà mai.
Il portavoce ha aggiunto che gli USA sono la fonte principale degli attacchi. Diversi gruppi APT statunitensi hanno effettuato attacchi contro la Cina per 11 anni. Solo nel 2020 hanno preso il controllo di oltre 5,3 milioni di computer. Gli Stati Uniti non spiano solo i paesi rivali, ma anche i loro alleati (il riferimento è alle intercettazioni, effettuate dalla NSA in collaborazione con l’intelligence danese, contro la Cancelliera Angela Merkel e altri leader europei).
Vorrei sottolineare che una manciata di paesi non rappresenta la comunità internazionale e denigrare gli altri non aiuta a nascondere le proprie malefatte. Chiediamo ancora una volta con forza che gli Stati Uniti e i suoi alleati fermino gli attacchi informatici contro la Cina, smettano di gettare fango sulla Cina su questo tema e revochino la cosiddetta accusa. La Cina adotterà le misure necessarie per difendere fermamente la propria sicurezza e i propri interessi informatici.