San Diego (USA) – Mentre la causa legale fra Microsoft e Lindows.com va avanti, le due aziende non mancano di pizzicarsi anche al di fuori delle aule di tribunale. Michael Robertson, CEO di Lindows.com ed ex fondatore di MP3.com, ha pubblicato una lettera in cui difende il modello di business della propria società da alcune affermazioni rilasciate la scorsa settimana da Steve Ballmer, boss di Microsoft.
In un’intervista presso il Gartner Symposium, discutendo sull’opportunità o meno di abbassare il prezzo di Windows , Ballmer definì i 199$ dei PC venduti da Wal-Mart con LindowsOS preinstallato come un prezzo “irrealistico”, che non riflette il vero costo dei componenti.
“Qualcuno sta sovvenzionando questo hardware”, disse Ballmer. “Qualcuno ci sta perdendo. Io penso che la gente sappia quanto costano gli alimentatori, i dischi e i processori”.
I PC da 199$ venduti da Wal-Mart, la più importante catena di supermercati americana, sono costruiti da Microtel e integrano un processore Via C3 da 800 MHz, 128 MB di RAM, un hard disk da 10 GB, un lettore di CD-ROM, schede Ethernet/audio/video integrate e un anno di garanzia. Sul lato del software, questi PC arrivano con LindowsOS 2.0 preinstallato e tutti i più comuni sostituti open source agli applicativi commerciali per la casa e l’ufficio. La configurazione completa è consultabile qui .
“A dire il vero Steve – scrive Robertson nella sua risposta a Ballmer – non credo che molta gente conosca quanto costino i singoli componenti. Tu sembri credere che costino più di 200$, ma in questo caso non è vero. Ti posso assicurare che non stiamo sovvenzionando questi computer: sono così economici perché il prezzo dell’hardware sta calando drasticamente. Ecco perché crediamo che se possiamo rendere il software in bundle più conveniente molta altra gente potrà usare i computer o acquistarne più di uno”.
Robertson non ha mancato poi di lanciare una frecciatina a Microsoft.
“Sebbene non stiamo sovvenzionando questi computer, se anche così fosse non credo ci sarebbe necessariamente qualcosa di male visto che Microsoft sovvenziona le proprie macchine Xbox”. Come noto, infatti, è opinione di molti analisti che Microsoft venda le proprie console sottocosto.
Robertson ha poi fatto notare la notevole differenza di prezzo fra un computer con LindowsOS e un computer con Windows XP: in particolare, attraverso una piccola tabella egli mostra come il PC Microtel con LindowsOS , monitor da 17 pollici, abbonamento annuale al servizio Click-N-Run , StarOffice e HTML Composer, costi 427$, mentre il PC Microtel con simile configurazione hardware (c’è in più il modem da 56K) ma con i software di Microsoft (Windows XP. Office XP e Frontpage), costi più del doppio: 1067$.
Un paragone legittimo? Ecco cosa ne pensano alcuni analisti. In questo confronto Robertson presuppone che le dotazioni software dei due PC possano considerarsi equipollenti e offrano agli utenti domestici e business pari funzionalità. In realtà alcuni analisti sostengono che questo è un fattore tutt’altro che scontato e potrebbe essere vero solo per una ristretta cerchia di utenti.
C’è infatti chi sostiene che Windows, almeno per quanto riguarda il segmento desktop, e specie quando si parla di utenti consumer, resti la piattaforma ideale: questo giustificherebbe, pertanto, il suo sovrapprezzo. Una considerazione, questa, la cui validità ha però cominciato ad essere messa in discussione con sempre maggior convinzione da chi afferma che, in questi ultimi anni, Linux abbia fatto dei passi da gigante anche sul versante della facilità d’uso e dell’interfaccia grafica. Rimane aperto il problema legato alla compatibilità con le applicazioni e i giochi per Windows, problema solo parzialmente risolvibile con il noto “emulatore” (tecnicamente non è un emulatore) Wine (incluso anche in LindowsOS).
Tornando alle affermazioni di Robertson, il giovane imprenditore scrive una risposta infuocata all’affermazione di Ballmer secondo cui nessun negozio vende PC a 199$ perché, al di fuori di un supermercato come Wal-Mart, questi computer super economici non sarebbero appetibili per il rivenditore.
“Uno dei motivi per cui LindowsOS e altri prodotti non si trovano su altri canali di vendita al dettaglio – sibila Robertson – non è perché non c’è domanda, ma perché Microsoft ha un incredibile potere economico che usa per convincere le aziende a non trattare i prodotti della concorrenza”.
Robertson sostiene che, nonostante abbia già violato due volte l’antitrust, Microsoft starebbe ancora mettendo pressione agli OEM affinché adottino soltanto i suoi prodotti: la dimostrazione, afferma il boss di Lindows.com, è data dal fatto che Microsoft, “travestendolo da programma di marketing, offre alle aziende degli sconti sul suo software, sotto forma di abbuoni per ogni computer venduto: ma gli OEM sono qualificati a ricevere questi sconti solo se aderiscono a condizioni quale quella di non trattare i prodotti della concorrenza. Dato che molte aziende che operano nel settore dell’hardware hanno margini di guadagno esigui, non possono permettersi di opporre resistenza alle richieste di Microsoft e perdere così milioni in abbuoni sottobanco”.
Robertson conclude sostenendo che per “spronare l’innovazione e dare al consumatore una vera possibilità di scelta”, Microsoft deve dare ai produttori la possibilità di offrire agli utenti prodotti concorrenti senza che questo pesi sugli accordi economici con il big di Redmond.