Il guanto meccanico RoboGlove, nato dalla collaborazione tra NASA e General Motors e già usato sulla Stazione Spaziale Internazionale, arriverà sulla Terra grazie ad un accordo con Bioservo Technologies AB, azienda svedese specializzata nella creazione di esoscheletri, e già produttrice di SEM , un guanto meccanico creato per aiutare i movimenti della mano di persone infortunate.
RoboGlove è nato come progetto collaterale di Robonaut 2 , robot umanoide progettato dalla NASA per aiutare gli astronauti nei compiti di riparazione. Le mani artificiali del robot , studiate per riprodurre fedelmente la struttura di quelle degli esseri umani attraverso l’uso di tendini artificiali, riescono ad avere un’incredibile agilità nel maneggiare utensili. Nel 2012, la tecnologia delle mani di Robonaut 2 veniva adattata per essere utilizzata come guanto.
General Motors ha dichiarato sul blog ufficiale di aver effettuato i propri test, in un piano di preproduzione, prima di trovare il partner che si occupasse di adattare il guanto alle diverse dimensioni delle mani e di affinarne le caratteristiche. Grazie alla combinazione degli attuatori, dei tendini artificiali e dei sensori posti sui polpastrelli, il guanto riuscirà a determinare se la persona che lo indossa sta provando a stringere un utensile, migliorando la presa e riducendo il carico di lavoro per l’essere umano.
“Questo nuovo guanto, che combina il meglio della tecnologia spaziale della NASA, l’ingegneria di GM e la tecnologia medica di Bioservo Technologies, aiuterà a ridurre gli infortuni causati dal continuo stress muscolare”: è quello che i portavoce di Bioservo hanno dichiarato a Techcrunch .
Bioservo Technologies aggiungerà al guanto alcune caratteristiche del proprio guanto SEM, destinandolo principalmente della riabilitazione e al campo industriale, così da incrementare la produttività e diminuire lo stress fisico di chi ne fa uso. GM sarà fra suoi primi clienti.
Pasquale De Rose