Amazon ha annunciato l’arrivo di nuovi robot nei suoi magazzini. Proteus, Cardinal e Sparrow permettono di eseguire le attività più pericolose e ripetitive, lavorando insieme ai “colleghi” umani. L’azienda di Seattle ha sviluppato i robot sfruttando avanzate tecnologie hardware e software, inclusa ovviamente l’intelligenza artificiale.
Invasione di robot nei magazzini Amazon
I primi robot usati erano stati realizzati da Kiva Systems (oggi Amazon Robotics), acquisita dall’azienda di Seattle nel 2012. I suoi robot sono stati utilizzati per sollevare e spostare gli scaffali contenenti i prodotti. Quasi tutti sono stati sostituiti da robot Hercules che condividono le stesse limitazioni: funzionano solo all’interno di un percorso recintato per la sicurezza dei dipendenti umani.
In molti magazzini Amazon sono arrivati i robot Proteus. A differenza dei precedenti sono completamente autonomi e possono muoversi liberamente nelle aree frequentate dagli umani. Si fermano quando incontrano un ostacolo, grazie ai sensori LiDAR che consentono di distinguere oggetti e persone in 3D.
Rispetto alla versione originale sono stati apportati diversi miglioramenti attraverso aggiornamenti software e all’intelligenza artificiale. I robot Proteus lavorano insieme ai robot Cardinal. Questi ultimi sono fissi e usano una tecnologia di computer vision per individuare i pacchi da spedire nella stessa città. I pacchi vengono quindi caricati negli scaffali che Proteus porterà alla zona di carico (dove ci sono i furgoni per le consegne).
I robot Sparrow sfruttano simili tecnologie per gestire migliaia di ordini, suddividendo i pacchi. Sostituirà quindi gli operatori umani nelle attività ripetitive. Nei magazzini di Amazon nel mondo sono oggi utilizzati oltre 750.000 robot.