Sarebbero ispirati ai semi delle piante, alle foglie e agli animali questi robot definiti come morbidi, soffici: si tratta della Soft Robotics, branca della robotica che studia questi dispositivi molto sicuri e con un potenziale inimmaginabile a confronto con i “soliti robot rigidi”. La quinta edizione della Conferenza Internazionale sulla Soft Robotics è partita il 4 aprile a Edimburgo, e si è focalizzata su questi dispositivi.
Tra i vari progetti brillano questi I-seed, ispirati ai semi delle piante, biodegradabili e con la capacità di analizzare il suolo e l’aria, i sensori per piante che riescono ad analizzare i parametri vitali, ma anche altri progetti legati alle recenti necessità, come le emergenze ecologiche e mediche.
Soft robotics: i robot morbidi capaci di proteggere la Terra
Per quanto concerne l’utilizzo generale, la capacità di poter introdurre questi robot all’interno dell’ecosistema senza avere la paura di eventuali danneggiamenti, ma anzi con la capacità di inserirsi in modo comodo all’interno di una qualunque zona, apre ad uno scenario che mostra un miglioramento della salvaguardia dell’ecosistema, della salute umana e in generale della qualità della vita.
La co-organizzatrice della Conferenza e Direttore associato per la Robotica all’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), Barbara Mazzolai, ha detto ai microfoni dell’ANSA:
I robot morbidi sono intrinsecamente sicuri perché non hanno parti rigide e hanno tantissime potenziali applicazioni impossibili per la robotica tradizionale, ad esempio per muoversi in esplorazione in ambienti molto difficili o stretti oppure in ambito agroalimentare per manipolare oggetti delicati come la frutta, oppure per monitore l’ambiente. Sono tantissimi gli scenari che si stanno aprendo e soprattutto si iniziano a vedere anche le prime aziende che stanno commercializzando prodotti nati da queste nuove idee nate dalla robotica morbida.
Insomma, le offerte di questa tecnologia, grazie all’utilizzo di elettronica flessibile, apre le porte a tante possibilità che nel futuro potrebbero certamente diventare più diffuse di quanto lo sono ora.