I robot umanoidi della Boston Dynamics sono ora in grado di effettuare salti mortali all’indietro e di saltare su blocchi ed altri ostacoli , dimostrando per la prima volta un’abilità di coordinamento per fare esercizi che la maggior parte degli umani non è in grado di effettuare senza un adeguato addestramento fisico o senza rovinose cadute.
La stessa società venduta recentemente da Alphabet a SofBank ha pubblicato un video la scorsa settimana nel quale i suoi Atlas mostrano capacità fisiche inusuali: un passo avanti non trascurabile per i robot originariamente sviluppati per l’utilizzo militare e che nei precedenti video erano stati ripresi a raccogliere oggetti pesanti (ma con limitata fluidità), aprire porte, camminare su terreni dismessi… ma anche inciampare goffamente se intralciati da un umano o in presenza di altri ostacoli sulla propria strada.
Da quei video, e in parallelo allo sviluppo degli androidi, Boston Dynamics ha peraltro continuato a lavorare ad altre tipologie di robot, facendo passi in avanti anche su quelli con ruote, cingolati e, da ultimo, a quattro zampe (lo SpotMini Quadraped ).
A parte veri e propri salti mortali nello sviluppo della tecnologia, quindi, compiti più intensivi dal punto di vista della coordinazione e dell’equilibrio sembravano poco più di un anno fa impossibili da raggiungere in tempi brevi: insomma, con i carpiati dei robot si apre di fatto una nuova epoca, in cui ai robot non sono precluse le più normali attività fisiche. Ora la sfida, sarà insegnare loro le abilità manuali e il corretto uso del “pollice opponibile”, vera differenza tra l’uomo e gli altri animali, e l’elasticità mentale per mettere le loro capacità all’opera nell’ambiente che li circonda.
DO YOU WANT TERMINATORS BECAUSE THIS IS HOW YOU GET TERMINATORS @BostonDynamics pic.twitter.com/gfiGc9GF4e
– David Kristoph (@DavidKristoph) 17 novembre 2017
D’altra parte la Boston Dynamics è ottimista tanto che, a differenza delle visioni apocalittiche di Elon Musk e di chi la pensa come lui, il CEO Marc Raibert è convinto quando dice che la rivoluzione tecnologica con i robot al centro sarà “più grande di quella di Internet”.
Claudio Tamburrino
Pubblicato il 21 nov 2017
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