SpaceX non è l’unica azienda in grado di portare in orbita satelliti di ogni tipo con un razzo riutilizzabile. Anche il primo stadio del razzo Electron di Rocket Lab ritorna sulla Terra, ma la tecnica di recupero è piuttosto originale. La prossima missione “There and Back Again” del 19 aprile prevede la cattura del booster con un elicottero.
Cattura volante del razzo
Rocket Lab utilizza il razzo Electron da oltre quattro anni, ma ha recuperato il primo stadio solo tre volte, dopo la caduta nell’Oceano Pacifico. Con la prossima missione verrà utilizzato un metodo più complicato. Nel video si può vedere un test effettuato con due elicotteri (uno trasporta il primo stadio ad un certa altitudine, mentre il secondo lo cattura al volo). Il 19 aprile la procedura verrà eseguita per la prima volta durante un lancio reale.
L’operazione verrà eseguita con una versione modificata dell’elicottero Sikorsky S-92, solitamente utilizzato per il trasporto di persone sulle piattaforme petrolifere o missioni di salvataggio in mare. L’elicottero aspetterà a circa 280 Km dalla costa della Nuova Zelanda (la piattaforma di lancio si trova nella penisola Māhia).
Dopo circa 2,5 minuti dal decollo avverrà la separazione tra primo e secondo stadio del razzo. Il secondo stadio proseguirà verso lo spazio (al suo interno ci saranno 34 satelliti), mentre il primo stadio ritornerà indietro scendendo a circa 8.300 Km/h. Dopo l’apertura dei due paracadute (il primo a 13 Km di altitudine, il secondo a 6 Km di altitudine), la velocità diminuirà a 36 Km/h.
A quel punto il pilota dell’elicottero cercherà di agganciare il primo stadio con un uncino. Il booster verrà quindi portato sulla terraferma, dove i tecnici verificheranno la sua riutilizzabilità. Ovviamente il successo dell’operazione non è garantito. Peter Beck, fondatore e CEO di Rocket Lab, ha dichiarato che la cattura al volo è come infilare un filo nell’ago.
L’azienda ha avviato lo sviluppo di un nuovo razzo, denominato Neutron, che sarà pronto nel 2024. Il primo stadio può atterrare autonomamente come quello del Falcon 9 di SpaceX.