Dopo oltre un anno di attesa fa la sua comparsa RockMelt , il browser realizzato dalla omonima start-up con l’obiettivo dichiarato di rinnovare il modo in cui si fruisce del web e dei suoi infiniti servizi. Obiettivo ambizioso che, nei fatti, pare si sia concretizzato solo parzialmente in un software meno rivoluzionario di quanto inizialmente promesso.
Marc Andreessen, già team leader di Mosaic (il primo browser della storia dell’informatica personale) e cofondatore di Netscape, aveva promesso di dotare RockMelt di un nuovo engine di rendering dei contenuti web, e invece il nuovo browser appena rilasciato in stato di beta non è altro che una versione “custom” di Chromium (versione open source del codice da cui Google ricava il suo Chrome) con qualche caratteristica aggiuntiva.
Dov’è allora la “rivoluzione” promessa da Andreesseen più di un anno fa? RockMelt è un Chrome con spiccata vocazione alla socialità , tanto che occorre avere un account Facebook per poter utilizzare il browser. Una volta fatto il login sul social network par excellence , la “innovativa” interfaccia di RockMelt presenta due barre aggiuntive ai lati dell’interfaccia grafica : quella a sinistra contiene i propri contatti “preferiti”, con cui è possibile chattare o condividere all’istante video e altri contenuti web interessanti.
A destra è posizionata la barra dei siti e servizi preferiti, pienamente personalizzabile così come la barra dei contatti e dotata di opportuni segnalatori gialli per indicare la presenza di nuovi contenuti/post/cinguettii. Un’altra caratteristica distintiva di RockMelt è la sua funzionalità di ricerca, pensata per fornire risultati “navigabili” con velocità e fluidità definiti fuori dal comune.
Pensato per gli “ossessionati da Facebook” e per chi visita lo stesso sito svariate volte al giorno in cerca di aggiornamenti e novità, RockMelt è secondo la società produttrice una “reinvenzione del browser” che sta al passo con un’epoca in cui la navigazione del web è molto cambiata rispetto anche solo a un paio di anni fa . Non resta che attendere l’accoglienza del nuovo software di navigazione da parte degli utenti, che a dirla tutta hanno già da tempo la possibilità di usare Flock per restare interconnessi con tutti i social network che vogliono.
Alfonso Maruccia