La calca improvvisamente si dirada, un fuggifuggi generale, sciami di romani che si intrufolano nei bar e nei negozi di viale Trastevere. Il traffico scorre a singhiozzo fra semafori e pedoni. Un veicolo ha attirato l’attenzione dei passanti: il marchio di Google sulla fiancata, una telecamera rotante montata sul tetto, pronta a raccogliere le immagini della città, da sbattere online.
La circospezione è d’obbligo in tempi in cui un servizio web può tramutarsi in sorveglianza pervasiva, ma la testimonianza di un corrispondente romano del Times stupisce: mentre Google stava procedendo nella mappatura delle strade della Città Eterna, cominciata già nei giorni scorsi, una frotta di cittadini avrebbe tentato di fugare l’occhio indiscreto della Grande G . Il giornalista parla di uno sciamare incontrollato, di un occultamento disordinato, di momenti di panico.
Che i cittadini romani temano la diffusione in rete della propria immagine? Che sfuggano all’occhio di BigG per difendere la propria sfera privata? Il giornalista si imbarca in una sovrapposizione fra la missione di Google Street View a le politiche sulla sicurezza annunciate dal nuovo sindaco: una speculazione che in rete rimbalza con i toni più sguaiati.
Le segnalazioni degli avvistamenti delle automobili di BigG si affollano in rete: da Milano a Napoli , nessuno sembra aver riscontrato l’allarme dei passanti , nessuno si è trovato a rubare una fotografia mentre veniva travolto dal panico dei cittadini.
Ma se in Italia la sollevazione popolare sembra rappresentare un caso isolato raccontato da certa stampa estera, i cittadini francesi alle prese con le panoramiche stradali di Google si dimostrano più combattivi : non si parla di sabotaggi, come avvenuto in Alaska con l’ausilio di una busta di plastica, ma legge brandita a difesa.
A fronte di tutto questo, Google ha rassicurato coloro che temono di essere immortalati in circostanze equivoche. Nonostante le incertezze che si è lasciata sfuggire Marisa Mayer in Australia, da Mountain View promettono da tempo che nulla sarà fatto in violazione del quadro legislativo che vige in ciascuna nazione raggiunta dal servizio. Proteste e richieste di rimozioni hanno scatenato il dibattito fra i cittadini degli States, il cui volto e a volte non solo quello è già stato sbattuto online: Google intende prevenire i subbugli, offuscando a priori i volti dei passanti .
Il campo di prova sono le affollatissime strade di Manhattan: sono resi irriconoscibili i volti dei passanti, sfocati dal sistema automatico di riconoscimento facciale . Possono dunque tirare un sospiro di sollievo i cittadini romani: coloro che non siano riusciti a riversarsi in bar e negozi, gli anziani che scuotendo il capo perplessi hanno appreso di essere stati immortalati da una spia tecnologica potrebbero non aver nulla da temere.
Gaia Bottà