L’incontro tra il ministero dello Sviluppo economico e gli operatori telefonic è in programma per il 24 giugno alle 18.00: attesi sono Telecom, Vodafone, Fastweb, Wind e Tiscali . In ballo, spiega il viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani, “la possibilità di realizzare una grande società di infrastruttura di rete”.
Ci sarebbero le condizioni, dice il viceministro, affinché possa essere raggiunto l’obiettivo di superare il problema del “digital divide entro il 2012”, con il “più grande investimento sulle infrastrutture del Paese dopo Autostrade e Ferrovie”.
“Le resistenze sono state superate – spiega – e c’è la possibilità che i grandi operatori facciano la loro parte”: il riferimento è all’intenzione manifestata da alcune telco e istituti di credito per un grande investimento comune.
Accolta favorevolmente l’iniziativa del viceministro anche dall’Autorità per le telecomunicazioni: “Guardiamo con buon auspicio a questa iniziativa”, ha detto il presidente Agcom, Corrado Calabrò, sottolineando come si debba far presto perché “ci vogliono da tre a cinque anni almeno per una fibra funzionante e per portare a un cambiamento effettivo”. Attende, inoltre, un impegno più concreto da parte della Cassa depositi e prestiti , condizione basilare, spiega , per gli investimenti privati in una rete unica.
Claudio Tamburrino