Non bastassero i router censurati da remoto a mezzo cloud e le vulnerabilità “ammazza-Internet”, ora ci si mettono pure i router che decidono, all’unisono, di tagliare i rispettivi proprietari fuori da Internet nello stesso momento. È esattamente quanto successo agli utenti di router Belkin negli ultimi giorni, anche se in questo caso l’azienda si è giustificata incolpando un servizio di “network awareness” che non ha risposto come avrebbe dovuto alla richiesta dei dispositivi.
Il fattaccio è avvenuto lo scorso martedì, quando gli utenti dotati di router Belkin hanno denunciato , in ogni paese del mondo e con i più vari ISP, di essere impossibilitati ad accedere normalmente a Internet. Possibili misure per bypassare il problema hanno cominciato a circolare online, con il consiglio di disabilitare il servizio DHCP sul router, assegnare indirizzi IP fissi alle macchine connesse e fare uso del servizio DNS pubblico offerto da Google.
Le speculazioni sulle cause scatenanti del disservizio includono la distribuzione di un aggiornamento per il firmware dei router che li ha tagliati fuori dalla rete, un problema di DNS e un ping verso il server heartbeat.belkin.com che ha causato il malfunzionamento del router per ragioni inesplicabili.
A mettere fine alle speculazione sono arrivate le dichiarazioni ufficiali di Belkin , che hanno confermato l’ipotesi del ping andato storto parlando di un controllo della connettività di rete (attraverso un server privato della società) che ha provocato il malfunzionamento dei router.
La pagina approntata da Belkin sul malfunzionamento (che ha riguardato “router di vecchia produzione”, spiega la società) dice ora che la connettività Internet è tornata alla normalità e consiglia, nel caso in cui il problema perdurasse, di disconnettere e riavviare il router prima di chiamare il numero del supporto tecnico.
Alfonso Maruccia