Rovio Entertainment ha annunciato l’intenzione di licenziare 260 impiegati per dotarsi di una struttura più leggera e rimodulare in questo modo i suoi obiettivi aziendali a livello globale. L’azienda aprirà ora le trattative sindacali per portare a termine il taglio ed afferma che lavorerà con tutti i suoi impiegati “per aiutarli nel cambiamento”.
I licenziamenti riguarderanno l’intera organizzazione dell’azienda finlandese, escluso il team statunitense e canadese alle prese con la produzione del film The Angry Birds : dalla forza lavoro che alla fine del 2013 contava 800 impiegati in totale sono peraltro già stati tagliati 110 effettivi nell’ottobre del 2014. Si tratta della conseguenza del nuovo piano di ristrutturazione con cui lo sviluppatore di Angry Birds vuole meglio concentrarsi sul suo core business, individuato nelle aree games, media e prodotti consumer .
Nonostante un trend assolutamente buono per il 2014, soprattutto grazie alle performance del videogioco Angry Birds 2 scaricato più di 50 milioni di volte solo nel primo mese di diffusione, il fatturato di Rovio (158,3 milioni di Euro) ha segnato un netto meno 9 per cento rispetto all’anno precedente.
Per questo secondo il CEO Pekka Rantala vi è bisogno di una ristrutturazione decisa per “assicurarsi di poter puntare alle ambizioni globali che ci si è posti, per essere un’azienda dell’entertainment con al centro giochi mobile” ed avere grandi ambizioni, legate soprattutto alla capacità di andare oltre alla hit Angry Birds e dimostrando di poter creare altri personaggi e titoli di successo .
Claudio Tamburrino