Chiude RTFKT: anche Nike rinuncia agli NFT

Chiude RTFKT: anche Nike rinuncia agli NFT

Altra chiusura illustre per il mondo NFT: a gennaio si fermerà l'attività di RTFKT, piattaforma acquisita da Nike nell'ormai lontano 2021.
Chiude RTFKT: anche Nike rinuncia agli NFT
Altra chiusura illustre per il mondo NFT: a gennaio si fermerà l'attività di RTFKT, piattaforma acquisita da Nike nell'ormai lontano 2021.

A fine 2021, durante il boom dell’ecosistema NFT, il colosso dell’abbigliamento Nike ha annunciato l’acquisizione di RTFKT (si pronuncia artifact), startup attiva su questo fronte e capace a quel tempo di farsi notare dalla multinazionale. La sua avventura si conclude qui, come reso noto attraverso un post su X.

Oggi annunciamo il piano per chiudere le operazioni di RTFKT.

NFT: anche RTFKT (Nike) getta la spugna

Stando a quanto ricostruito da The Block, la piattaforma rappresenta il nono progetto più redditizio della sua categoria, con circa 50 milioni di dollari di fatturato dal lancio. Un risultato che non sembra comunque essersi dimostrato sufficiente a garantirne la sostenibilità economica.

Le tempistiche tecniche porteranno alla chiusura definitiva entro il gennaio 2025. Gli asset scambiati fin qui rimarranno disponibili su blockchain Ethereum.

Nike non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito. L’annuncio giunge a poche settimane di distanza dalla rimozione di John Donahoe dal ruolo di CEO che ricopriva dal 2020.

Non è certo un buon momento per l’ambito. Solo pochi giorni fa, l’exchange Kraken ha confermato la chiusura del proprio marketplace dedicato ai Non-Fungible Token. Lo stesso ha fatto GameStop nel mese di gennaio.

Nemmeno il momento d’oro di Bitcoin e di gran parte delle altre criptovalute più importanti sembra in grado di risollevare il mercato NFT, nonostante la tecnologia su cui poggiano gli asset sia sostanzialmente la stessa.

Rappresentano ormai un lontano (e sbiadito) ricordo i tempi nei quali un’opera digitale come EVERYDAYS: THE FIRST 5000 DAYS, 2021 di Beeple poteva essere acquistata alla cifra record di 69,3 milioni di dollari. La transazione, datata marzo 2021, ha suscitato clamore e concentrato l’attenzione su un contesto fino ad allora ritenuto di nicchia. Ora, quella bolla più volte citata su queste pagine anche in tempi non sospetti, gonfiata a dismisura da un hype con finalità puramente speculative, sembra essere definitivamente scoppiata.

Fonte: RTFKT su X
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Pubblicato il
3 dic 2024
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