Russia: il panico abbatte i siti dell'allarme

Russia: il panico abbatte i siti dell'allarme

Non si è trattato di un cyber attacco: basta un'orda di netizen preoccupati per rendere inaccessibile la rete di siti dedicati al monitoraggio della situazione delle centrali nucleari
Non si è trattato di un cyber attacco: basta un'orda di netizen preoccupati per rendere inaccessibile la rete di siti dedicati al monitoraggio della situazione delle centrali nucleari

Il panico da catastrofe nucleare ha iniziato a strisciare fra i cittadini russi, avvertiti da preoccupanti notizie diffuse attraverso forum e siti locali: si parlava di una possibile evacuazione degli abitanti del circondario della centrale nucleare situata nei pressi di San Pietroburgo. Per ore sono rimasti inaccessibili i siti dedicati al monitoraggio delle radiazioni pensati per aggiornare i cittadini russi.

La centrale nucleare Impossibile accedere alle notizie relative alla situazione della centrale nucleare, impossibile raggiungere le pagine web dedicate alle comunicazioni di emergenza e al monitoraggio delle radiazioni. Le autorità hanno parlato di un attacco denial-of-service condotto da attivisti politici, si è puntato il dito contro dei malintenzionati, ma la realtà potrebbe essere ben più inquietante .

Non ci sarebbe alcun intento politico dietro all’inaccessibilità temporanea dei siti informativi, spiega il ricercatore Don Jackson, della security company SecureWorks : “non c’è alcuna prova di cyber attacchi contro il network di ASKRO, il sistema automatico di controllo delle radiazioni”.

“Gli hacker estremamente coordinati non sarebbero altro che una massa di cittadini russi preoccupati” conclude il ricercatore: ad inficiare l’utilità del servizio di allarme basta un semplice e fisiologico aumento del traffico scatenato da un falso allarme diffuso attraverso la rete. ( G.B. )

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Pubblicato il
3 giu 2008
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