Roma – Perm, Russia: un Promobot prodotto dell’omonima ditta è sfuggito ai suoi creatori.
Il robot sviluppato dall’azienda sovietica per svolgere attività di interazione umana e informativa, in pratica una sorta di promoter cibernetico, era in modalità di test quando, durante una esplorazione “spaziale” per imparare a orientarsi, avrebbe scovato una porta lasciata improvvidamente aperta. Uscito dall’edificio ha fatto perdere le proprie tracce .
È stato scovato solo qualche tempo dopo, al centro di una strada trafficata, fra automezzi in difficoltà e umani incuriositi, con le batterie completamente scariche. Alla fine è stato salvato dai suoi creatori e recuperato del tutto indenne. Sulla Rete però è immediatamente nato un acceso confronto : verità o trovata pubblicitaria?
Il robot sembra possedere capacità di movimento piuttosto limitate, forse inadatte ad affrontare uno spostamento, seppur breve, su qualcosa che non sia perfettamente levigato e progettato allo scopo. Del resto il filmato che ritrae l’automa in panne nel mezzo di una carreggiata, opportunamente pubblicato sul canale YouTube dell’azienda, ha totalizzato quasi un milione di visite in meno di una settimana. Quindi, se fosse una strategia di promozione, non sarebbe del tutto strampalata.
In Russia quindi il Promobot se l’è cavata senza un graffio. Le strade USA non si sono invece dimostrate un habitat altrettanto favorevole per robot incustoditi .
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