Wikipedia è entrata nel mirino delle autorità russe fin dall’inizio degli scontri in Ucraina, ma la voce libera dell’enciclopedia dovrà ora subire ulteriori minacce dal Cremlino. Il Roskomnadzor, il “servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, dell’informatica e delle comunicazioni di massa”, ha infatti minacciato Wikimedia di una sanzione da 4 milioni di rubli per punire una serie di contenuti considerati “imprecisi” in merito a quella che viene definita come una “operazione militare speciale”.
Di questi contenuti è esplicitamente richiesta la rimozione, così che l’utenza non possa entrare in contatto con una narrazione distorta rispetto a quella promulgata dalla propaganda.
Roskomnadzor vs Wikipedia
La realtà diventa disinformazione e la disinformazione non è tollerata. Recita il comunicato del servizio federale (tradotto con Google Translate):
Roskomnadzor elaborerà un protocollo su un reato amministrativo ai sensi dell’art. 13.41 del Codice dei reati amministrativi della Federazione Russa in relazione al portale Internet “Wikipedia” per non aver eliminato materiali socialmente significativi inaffidabili, nonché altre informazioni vietate.
In conformità con il requisito della Procura generale della Russia, Roskomnadzor ha inviato una notifica all’amministrazione della risorsa Internet per rimuovere immediatamente informazioni imprecise sull’argomento di un’operazione militare speciale delle forze armate RF in Ucraina, volta a disinformare gli utenti russi .
Secondo la legge russa, per la mancata rimozione di tali materiali illegali entro il termine prescritto, il proprietario del sito è soggetto a responsabilità amministrativa sotto forma di una multa fino a 4 milioni di rubli.
A Wikipedia è chiesta la cancellazione delle informazioni “illegali”, il che fa il paio con le minacce già inviate a Google e quelle che hanno portato alla chiusura di tutta la stampa indipendente locale. L’arresto di Mark Bernstein, blogger e autore di Wikipedia in Russia, è stato uno dei primi segni della serrata del Cremlino contro la libertà di espressione e la situazione va ora ad aggravarsi con l’incedere dello scontro armato e con l’impasse in cui sembra essere caduta la strategia di Putin.