L’agenzia spaziale russa Roscosmos ha interrotto ogni collaborazione con l’ESA, dopo aver bloccato il lancio dei razzi Soyuz dallo spazioporto di Kourou nella Guyana francese. Sospesi anche la vendita di motori agli Stati Uniti e il lancio dei satelliti di OneWeb. Nonostante le minacce di Dmitry Rogozin, l’astronauta statunitense Mark Vande Hei non verrà lasciato sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Mark Vande Hei tornerà sulla Terra
Mark Vande Hei (a sinistra nell’immagine in evidenza) è arrivato sulla ISS ad aprile 2021 con la Soyuz MS-18 partita dal cosmodromo di Bajkonur. Il ritorno sulla Terra è previsto il 30 marzo a bordo della Soyuz MS-19 (attualmente fissata alla stazione spaziale), insieme ai cosmonauti Anton Shkaplerov e Pyotr Dubrov.
Considerato l’attuale rapporto non idilliaco tra Stati Uniti e Russia, Fox news e altri media avevano espresso preoccupazioni sulla sorte dell’astronauta statunitense. Un video pubblicato da RIA Novosti (agenzia di stampa statale) mostrava la separazione del segmento russo dalla ISS e l’abbandono di Mark Vande Hei nello spazio. Dmitry Rogozin (capo di Roscosmos) ha successivamente dichiarato che si è trattato di uno scherzo.
L’agenzia russa TASS ha confermato che l’astronauta statunitense tornerà sulla Terra il 30 marzo a bordo della Soyuz MS-19. Roscosmos ha sottolineato che nessuno può dubitare sulla sua affidabilità come partner.
In seguito alla sanzioni imposte dagli Stati Uniti, Rogozin ha ricordato che le correzioni dell’orbita della ISS vengono effettuate accendendo i motori delle navicelle russe Progress. Senza l’aiuto della Russia, la stazione spaziale potrebbe cadere su Stati Uniti, Europa, Cina o India.
Il 18 marzo è previsto il lancio della Soyuz MS-21 che, per la prima volta, avrà a bordo solo cosmonauti. Un astronauta statunitense dovrebbe invece salire sulla Soyuz MS-22 a settembre, ma non è certo che avvenga, a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.